mercoledì 27 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

ABBASSO L’AMORE film

Curioso destino di un film del 2003, Down with Love, commedia sexy-chic che fa il verso alle caramellose commedie hollywoodiane degli Anni Sessanta: giudicato un flop vent’anni fa, è diventato agli inizi di quest’anno un vero cult.

New York 1962, Barbara Novak è una scrittrice femminista con l’avversione nei confronti dell’amore. Il suo accanimento verso il sentimento più nobile la porterà a scrivere un romanzo, intitolato per l’appunto “Abbasso l’amore”, che diventerà un grande successo editoriale divenendo anche una guida per molte donne americane. La sua “battaglia” contro l’amore continuerà fino al suo incontro con l’affascinante giornalista Catcher Block, maschilista e rubacuori, intenzionato a farle cambiare idea sull’amore.

Il film che ne è stato tratto, Down with Love, è stato diretto da Peyton Reed ed ha avuto un destino curioso: prima osteggiato dalla critica e dal pubblico, poi diventato, a vent’anni di distanza, un vero cult. Abbasso l’amore fa il verso alle commedie hollywoodiane sbarazzine degli Anni Sessanta con la sempre sorridente e precisina Sandra Dee. Una presa in giro, a tratti dissacratrice, che ricorda, nel personaggio del giornalista Catcher, il Tony Curtis del film Boeing Boeing che intratteneva relazioni con tre hostess di tre diverse nazionalità: spagnola, tedesca e francese.

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Del fenomeno a scoppio ritardato di due decenni del film (“Abbasso l’amore”) si è occupato il New York Times nel Morning Briefing: “Ricordo di aver visto il film senza audio in un bar trasformato in discoteca a Washington, DC – racconta Beatrice Loayza – A febbraio, durante un’affollata proiezione del film a tema San Valentino a Brooklyn, il pubblico vertiginoso si è mostrato con i loro ooh e aah”.

C’è da ricordare che al momento della sua uscita, la commedia sexy retrò-chic era stata considerata un flop. Alcuni critici avevano elogiato il ritorno al passato postmoderno, alla farsa sessuale della metà del secolo come “molto divertente”, ma la maggior parte dei cinefili ha scrollato le spalle.

Realizzato per 35 milioni di dollari, il film è un pezzo d’epoca degli anni Sessanta, in un pacchetto però più osceno e più sessualmente esplicito di quello dei suoi predecessori. I vestiti – e le battute stravaganti – sono entrambi meravigliosi. Ma il pubblico non si è presentato per vederlo e il film del 2003 ha concluso la sua corsa domestica con circa 20 milioni di dollari d’incasso. Ma nei giorni nostri “Down With Love” è diventato, a sorpresa, una sorta di oggetto di culto, soprattutto tra le nuove generazioni.

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