Festa grande a Mar-a-Lago, in Florida, dove continuano le celebrazioni per la schiacciante vittoria ottenuta da Donald Trump alle ultime elezioni. Ieri, il presidente eletto è salito sul palco dell’America First Policy Institute, tenendo il suo primo discorso pubblico post election day, durante il quale ha voluto ringraziare i suoi sostenitori e coloro che faranno parte della sua nuova amministrazione.
“Nel 2016 dicevano: ‘Non ha vinto il voto popolare’”, ha dichiarato il tycoon una volta presa la parola, “quest’anno lo abbiamo fatto, stabilendo un record. Non potranno più dire nulla”. Subito dopo, il leader MAGA ha voluto tessere le lodi dei nuovi membri del suo gabinetto, molti dei quali erano presenti. Tra questi, Elon Musk, Vivek Ramaswamy, Robert F. Kennedy Jr. e il governatore del Nord Dakota Doug Burgum.
Dopo aver ringraziato tutti, Trump ha spostato l’attenzione dei presenti su quello che è stato considerato come il suo sostenitore principale, Elon Musk. “Abbiamo un uomo che ha un QI molto alto. Sono una persona che crede nei quozienti intellettivi elevati, e il suo è il più alto possibile”, ha detto The Donald, ringraziando il 53enne di Pretoria per il lavoro svolto durante la campagna elettorale.
Ora, con il tycoon alla Casa Bianca, Musk e Ramaswamy guideranno il nuovo Dipartimento per l’efficienza del governo, con il quale, secondo il tycoon, “Risparmieranno un sacco di soldi e renderanno il nostro Paese più forte e migliore. Sarà davvero fantastico. Non vediamo l’ora di vedere e lavorare con loro, sarà una grande esperienza”.
Parole al miele anche per il no-vax Robert F. Kennedy Jr., che ricoprirà la carica di segretario alla Salute e ai Servizi Umani. Su quest’ultimo, il tycoon ha affermato: “Vuole che le persone stiano bene. E’ una cosa che lo ha fatto impazzire negli ultimi anni. Ho appena guardato i notiziari. Piaci alla gente, Bobby. Non diventare troppo popolare”.
Al termine del suo intervento, Trump ha spiegato che Doug Burgum sarà nominato Segretario agli Interni. L’annuncio ufficiale arriverà quest’oggi, quando verrà nominata anche il nuovo segretario all’Energia. Il presidente eletto non è stato l’unico a salire sul palco dell’America First Policy Institute.
Tra gli ospiti d’onore del prestigioso gala, infatti, vi era anche Sylvester Stallone, da quasi 50 anni uno dei volti più iconici di Hollywood. “Siamo in presenza di un personaggio davvero mitico”, ha detto Sly indicando il presidente eletto, “Nessuno al mondo avrebbe potuto fare quello che ha fatto lui. Quindi sono in soggezione. Dirò solo questo. Quando George Washington ha difeso il suo Paese, non aveva idea che avrebbe cambiato il mondo. Indovinate un po’? Abbiamo il secondo George Washington”.