sabato 22 Febbraio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

GERMANIA / Sfida tra 4 candidati con un incubo del passato: i neonazisti

Germania domenica al voto per le politiche, una consultazione che potrebbe sconvolgere l’assetto sia del Paese, sia dell’Europa. Sono quattro i candidati alla Cancelleria. Tra questi, il conservatore Friedrich Merz è il favorito. Gli altri aspiranti sono l’attuale cancelliere Olaf Scholz, il candidato dei Verdi Robert Habeck e, per Alternativa per la Germania, Alice Weidel, una prima volta per l’estrema destra tedesca, con simpatie neonaziste, che punta a essere la seconda forza in Parlamento e che viene data in forte ascesa. Ad appoggiare la Weidel anche Elon Musk e il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance che hanno invitato i tedeschi a votare per l’Alleanza per la Germania (Afd). Una prove elettorale che sta minando le fondamenta anche dell’Unione Europea.

Friedrich Merz: 69 anni, leader dell’opposizione, il favorito, ha dominato la campagna elettorale. Capo dell’Unione Cristiano-Democratica (Cdu) dopo l’uscita dalla scena politica di Angela Merkel, Merz ha impresso un corso più conservatore alle politiche del blocco Cdu-Csu, portando al centro il tema dell’immigrazione. Merz non ha esperienza di governo: è entrato nel Parlamento europeo nel 1989 prima di ottenere un seggio in Germania cinque anni dopo. Dopo il 2009 si è preso una pausa dalla politica attiva per diversi anni, esercitando la professione di avvocato e dirigendo il Consiglio di sorveglianza della filiale tedesca del gestore di investimenti BlackRock.  La piazza però lo avverte e con lui tutta la Cdu: “Mai fare accordi con i neonazisti dell’AfD”

Olaf Scholz: 66 anni, è cancelliere della Germania dal dicembre 2021. Socialdemocratico di centro-sinistra, ha una grande esperienza di governo, essendo stato in precedenza sindaco di Amburgo e ministro del Lavoro e delle Finanze. Come cancelliere, ha dovuto affrontare crisi inattese, a cominciare dall’invasione russa dell’Ucraina con le sue conseguenze economiche, particolarmente pesanti per la Germania. Scholz promuove la modernizzazione delle forze armate tedesche e ha reso la Germania il secondo fornitore di armi dell’Ucraina. Proprio le discussioni su come fronteggiare la crisi economica hanno minato la coalizione tripartita che lo ha sostenuto, fino a quando il licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, lo scorso 6 novembre, ha aperto la strada alle elezioni anticipate: la coalizione tripartita composta dal Partito Social-democratico (Spd), dai Verdi (Die Grunen) e dai liberaldemocratici di Fpd non ha infatti garantito il voto di fiducia chiesto da Scholz (207 voti a favore, 394 contrari); a quel punto si è optato per tornare alle urne.

 

Alice Weidel: ha 46 anni e grazie alla sua corsa, per la prima volta, il partito di estrema destra e anti-immigrazione Alternativa per la Germania (AfD) si candida alla massima carica del Paese. Economista di formazione, ha lavorato in Goldman Sachs, Weidel si è unita al partito poco dopo la sua fondazione, nel 2013. È stata co-leader del gruppo parlamentare del movimento da quando, nel 2017, Afd ha conquistato per la prima volta dei seggi nel Parlamento nazionale. È co-leader del partito dal 2022, insieme a Tino Chrupalla. A dicembre è stata nominata candidata alla carica di cancelliere, anche se altri partiti hanno dichiarato di non voler lavorare con l’AfD, per cui al momento sembra impossibile che la sua candidatura si trasformi in cancellierato. Weidel ha la residenza in Svizzera. È dichiaratamente lesbica e convive con la produttrice cinematografica Sarah Bossard, cittadina svizzera di origini singalesi, con la quale ha due figli adottivi.[5][57][58]

Robert Habeck: 55 anni, è il candidato dei Verdi ambientalisti. È anche l’attuale vicecancelliere e ministro dell’Economia e del Clima, con responsabilità per le questioni energetiche. Come co-leader dei Verdi dal 2018 al 2022, può rivendicare un aumento della popolarità del partito, ma nel 2021 si è fatto da parte per permettere ad Annalena Baerbock (oggi ministro degli Esteri) di essere la prima candidata del partito alla carica di cancelliere. Habeck come ministro ha suscitato giudizi contrastanti, in particolare per il piano elaborato dal suo Ministero per sostituire i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili con alternative più ecologiche, argomento che ha aggravato le divisioni all’interno del governo.

Merz, il 69enne leader conservatore, spera di riportare l’Unione al potere sfruttando l’impopolarità di Olaf Scholz e l’insoddisfazione del governo uscente. L’anti-Merkel punta sulla sicurezza, sul rigore di bilancio e su una politica di immigrazione più severa, ma ha di recente inciampato in materia di migranti, dopo avere spinto la Cdu a infrangere un tabù, unendo le forze con Afd per approvare di stretta misura una proposta di legge volta a inasprire la politica sull’accoglienza. Sebbene Merz abbia minimizzato sulla questione, e affermato di non avere alcuna intenzione di stringere un’alleanza con AfD, la sua manovra ha scatenato reazioni indignate, compresa quella di Angela Merkel: una scissione sulla materia in seno al partito. Alice Weidel, co-leader dell’AfD, potrebbe giocare un ruolo decisivo: la quarantaseienne chiede misure più severe sull’immigrazione, in particolare sostiene il ripristino dell’espulsione obbligatoria per gli stranieri condannati per reati penali

La campagna elettorale, a sorpresa, ha messo sotto i riflettori due donne,  il futuro della sinistra che vive come un incubo l’espansione del movimento di estrema destra filo-nazista di Afd. Sono Heidi Reichinnek (foto a a sinistra) e Sahra Wagenknecht (sotto) che hanno conquistato molti nuovi  consensi nell’opinione pubblica tedesca, sebbene ancora non sufficienti a proiettarle in vetta. La prima, 36 anni, proveniente dalla Germania Est, è la leader del partito Die Linke che sta facendo scalpore nella politica tedesca. çPolitica giovane anche nelle idee, per non parlare dei tatuaggi a colori sul suo braccio sinistro che mostra senza alcun tipo di remora. La seconda è Sahra Wagenknecht, 55 anni, nata a Jena, giornalista, è fondatrice e leader del partito BSW. In passato ha fatto parte del Comitato Nazionale di Die Linke e, a partire da maggio 2010, è stata vice-presidente dello stesso organo.

Nessun altro partito è riuscito a conquistare nuovi consensi sui social media come la sinistra.  Molto è stato grazie a Heidi Reichinnek, che ha attirato l’attenzione con un suo discorso sincero e appassionato dopo la proposta di risoluzione sulla politica migratoria presentata dal gruppo dell’Unione, che ha ottenuto la maggioranza nel Bundestag solo grazie ai voti dell’AfD, Reichinnek ha  espresso parole molto dure anche nei confronti di Friedrich Merz. Il suo discorso è stato visualizzato più di 6,6 milioni di volte su TikTok. Anche per questo i giornali stanno titolando: “La nuova stella della sinistra che può cambiare l’esito del voto in Germania”.

Perché il voto anticipato

Domenica 23 febbraio i tedeschi si recheranno alle urne per eleggere i 630 deputati (al massimo) del Bundestag, la Camera bassa del Parlamento di Berlino: si tratta di elezioni anticipate, indette dal presidente Frank-Walter Steinmeier – in carica dal 2017 – dopo il voto di sfiducia a Scholz dello scorso dicembre, conseguenza della crisi di governo aperta dal cancelliere col licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, lo scorso 6 novembre. In vista del voto, i conservatori della Cdu/Csu sono in testa ai sondaggi, ma tutti gli occhi sono puntati sulle performance dell’estrema destra di Alternative für Deutschland (Afd), che potrebbe diventare la seconda forza politica del Paese. Una svolta che avrebbe conseguenze enormi per tutta l’Europa, non solo in Germania.

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