Oggi, 8 Marzo è sciopero generale nazionale per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle donne, che ancora subiscono discriminazioni salariali e pensionistiche e violenza di genere.
La mobilitazione è stata indetta dalla gran parte delle sigle sindacali italiane e coinvolgerà tutti i settori produttivi, pubblico, privato e cooperativo, per l’intera giornata.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, celebriamo le donne e le ragazze di tutto il mondo e applaudiamo a tutto ciò che hanno ottenuto nella lotta per l’uguaglianza.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, da parte sua ha diffuso una nota in cui ricorda che nel mondo “le donne e le ragazze hanno fatto grandi progressi, abbattendo barriere, smantellando stereotipi e guidando il progresso verso un mondo più giusto e paritario. Tuttavia, devono affrontare ostacoli immensi. Miliardi di donne e ragazze devono affrontare emarginazione, ingiustizia e discriminazione, mentre la persistente epidemia di violenza contro le donne disonora l’umanità. Il nostro mondo riflette ancora millenni di relazioni di potere dominate dagli uomini.E il progresso è sotto attacco, con un feroce ritorno di fiamma contro i diritti delle donne. Al ritmo attuale, l’uguaglianza legale è lontana circa trecento anni”.
“L’8 Marzo non è una festa, è lotta condivisa e collettiva”, scrive la Cgil. A partecipare allo sciopero saranno anche Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912, Flaei Cisl e Uiltec Uil. L’interruzione dei servizi durerà generalmente dalla mezzanotte alle 21 di venerdì 8 marzo.
Chi sciopera e chi no. In particolare, si fermeranno gran parte dei servizi pubblici e privati. Sciopereranno per 24 ore il personale di Autostrade, del trasporto ferroviario, aereo e marittimo, degli uffici pubblici e dei musei. La Commissione garanzia sciopero del governo ha escluso dalla mobilitazione sindacale il trasporto pubblico locale e l’Abruzzo, per via delle elezioni regionali di domenica 10 marzo. La circolazione di metro, bus e tram sarà quindi garantita in tutte le città, con l’eccezione di piccole deviazioni nei luoghi dove si terranno cortei per la giornata internazionale dei diritti delle donne.
Istruzione e sanità. Nel dettaglio, lo sciopero interesserà l’intero comparto dell’istruzione, sia pubblico che privato, con la chiusura di asili nido, scuole materne, elementari, medie, superiori e università, per l’intera giornata. Stesso discorso per la sanità, dove alcune prestazioni potrebbero non essere disponibili o essere erogate in ritardo. Saranno però garantiti i servizi minimi essenziali di pronto soccorso, le urgenze, l’assistenza ai degenti e la cura delle persone in condizioni gravi.
Trasporti. Come già detto, la Commissione garanzia sciopero ha bloccato la mobilitazione per il trasporto pubblico locale, con anche la minaccia di sanzioni per chi contravviene alle indicazioni governative. Si ferma invece il personale ferroviario, sia di Trenitalia che di Trenord. Per entrambe le aziende lo sciopero comincerà dalla mezzanotte alle 21 di venerdì 8 marzo, con fasce di garanzia per i pendolari, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
L’8 Marzo scioperano anche lavoratori e lavoratrici della compagnia aerea tedesca Lufthansa. il sindacato Ver.Di. ha indetto l’astensione dal lavoro dalle 4 di giovedì 7 alle 7.10 di sabato 9, che causeranno pesanti ritardi sul suo programma di volo con effetti anche in Italia.