Dopo Bruxelles gli agricoltori, smantellato il presidio e l’assedio di Bruxelles, bloccano le frontiere tra Belgio e Olanda, estendendo e inasprendo così le manifestazioni contro la politica europea agricola. In Italia, invece, il leader dei trattori annuncia che da oggi, lunedì, comincerà la marcia di protesta in direzione della Capitale. Un modo per fare pressione sul governo, per ora senza muoversi in corteo con i trattori.
IL CORTEO DEI TRATTORI TOSCANI VERSO ROMA
Intanto, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ritira la legge sui pesticidi al centro delle proteste degli agricoltori di quasi tutta Europa. “La legge sui pesticidi è stata respinta dal Parlamento europeo e proporrò al Collegio di ritirarla, è diventata un simbolo di polarizzazione”.
“Dovremmo riporre più fiducia nella categoria. La conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l’alto e basato sugli incentivi” ha detto la von der Leyen durante il suo intervento all’Europarlamento di Strasburgo riferendosi agli agricoltori europei, che negli ultimi giorni hanno protestato in tutto il continente.
Von der Leyen ha fatto riferimento alla proposta a cui i coltivatori si sono opposti che voleva dimezzare l’uso dei prodotti fitosanitari in Europa. La Commissione suggerirà “una proposta più matura, con il coinvolgimento delle parti interessate” ha aggiunto la presidente
NEI GIORNI SCORSI
In Belgio i blocchi messi in atto dagli agricoltori nei depositi della grande distribuzione stanno portando a una penuria di alimenti sugli scaffali dei negozi, provocando la rabbia delle catene colpite. Secondo la federazione dei commercianti (Comeos), i supermercati hanno già ottenuto in tribunale ingiunzioni di evacuazione e minacciano di inviare gli ufficiali giudiziari per rimuovere i blocchi. “Il nostro lavoro essenziale, ovvero fornire i nostri clienti, è ora compromesso. È quindi necessario eliminare gli ostacoli”, ha detto l’ad di Comeos, Dominique Michel.
IL CONTADINO AL BANO Sacrosanta la protesta europea degli agricoltori, mi piacciono le modalità e l’umanità. Io mi sento contadino dentro, ho anche pensato di andare anche io col trattore, le richieste sono sacrosante, lo Stato apra gli occhi davanti a questa drammatica realtà”. Così il cantante Al Bano su Rai Radiouno.
La settimana prossima è prevista la protesta degli agricoltori a Roma. “Se sarò libero senz’altro una passeggiata me la farò, mi piacerebbe esserci, mentalmente ci sarò sicuramente. I primi soldi presi con la musica li diedi a mio padre che comprò un trattore”, ha aggiunto. “Se io non fossi cantante il contadino Carrisi farebbe la fame”, ha concluso.
SLOW FOOD。 “Strumentalizzare le difficoltà di chi lavora la terra è una pericolosa miccia che sta incendiando l’Europa ed è il frutto di decenni di miopia politica”: Slow Food Italia commenta così, in una nota, le proteste di queste settimane che vedono come protagonisti gli agricoltori in vari Paesi dell’Europa, compresa l’Italia。