venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

FERRARA 8-9 GIUGNO / Anche in Europa l’attacco della Destra

A Ferrara, Forlì, Modena e Reggio Emilia l’attenzione è rivolta in special modo alle elezioni per il sindaco, facendo così passare in secondo piano un voto altrettanto importante e decisivo, quello per il nuovo parlamento europeo, da cui scaturirà la commissione. Le competenze dell’Europa sono ormai numerose e diffuse, e incidono sulla vita anche di noi italiani. Ciò dà l’esatta dimensione dell’importanza di questa elezione. Al seggio gli elettori delle amministrartive riceveranno due schede, una per le Europee e una per le Comunali.
LO SCENARIO EUROPEO che si prefigura a poche settimane dal voto è quello di uno scontro tra europeisti e scettici, questi ultimi principalmente legati ai movimenti di destra. Il Partito popolare, i socialisti e i liberali dovranno affrontare perciò un avversario temibile, la Destra che raccoglie sovranisti e populisti che mettono in dubbio l’efficacia delle politiche comunitarie.
Un pericolo arriva soprattutto dall’Est, Ungheria e Slovacchia in testa, e dai raggruppamenti di estrema destra come Alternative für Deutschland (Alternativa per la Germania), considerato un partito nazionalista, nazional-conservatore, euroscettico e anti-immigrazione, che da sette e più anni collabora con gruppi estremi: o il Rassemblement di Marine Le Pen, sostenitrice di Matteo Salvini, che privilegia il protezionismo come alternativa al libero scambio, contraria alla globalizzazione.
Ha fatto una svolta sulle questioni economiche, abbandonando il ritorno della pensione di 60 anni, la difesa della settimana lavorativa di 35 ore, la cancellazione della legge sul lavoro di François Hollande, e proponendo tagli fiscali per le imprese e una riduzione della spesa pubblica. Difende anche la “priorità nazionale” che escluderebbe gli stranieri dall’assistenza sociale e da certi servizi pubblici.
Temibili formazioni di destra si apprestano a correre in Olanda, in Austria, Spagna e in altri Paesi dell’Unione. In Italia, la Destra di Giorgia Meloni naviga tra l’appoggio alla presidente della Commissione  Ursula von der Leyen e la fedeltà all’Ungheria di Orban, l’autocrate ungherese in questi giorni molto contestato in patria. La presidente del Consiglio si dichiara aderente al partito dei conservatori.
A rasserenare gli animi dei pro-Europa c’è stato di recente il voto politico in  Polonia che ha messo in sella al governo Donald Tusk, europeista convinto, che ha sconfitto gli estremisti di destra che negli ultimi anni hanno fatto e disfatto la politica di Varsavia.

E’ BENE SAPERE CHE in Italia le elezioni europee si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024. Per votare bisogna aver compiuto 18 anni. I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Unione Europea possono scegliere di votare nel Paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni.

Tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.

I candidati alle elezioni europee, presentati in lista da ciascun partito o gruppo politico, sono cittadini italiani che debbono aver compiuto 25 anni entro il giorno fissato per le elezioni, o i cittadini di altri Paesi membri, residenti in Italia e iscritti nelle apposite liste aggiunte, che possiedano i requisiti di eleggibilità al Parlamento europeo previsti dall’ordinamento italiano e non siano decaduti dal diritto di eleggibilità nello Stato membro di origine.
Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.
In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. Ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito o gruppo politico può presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello assegnato alla circoscrizione elettorale. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare.

In Italia si ha diritto di voto alle Elezioni europee se si è compiuto il diciottesimo anno di età, se si è cittadini italiani o dell’Unione europea con residenza legale in Italia, o cittadini italiani residenti all’estero; si è registrati come votanti entro la scadenza stabilita (per i cittadini UE votanti in Italia). Per quanto riguarda le elezioni per il Parlamento europeo il  decreto prevede che in Italia le consultazioni si svolgano sabato 8 giugno (dalle 14:00 alle 22:00) e domenica 9 giugno (dalle 7:00 alle 23:00).

Amministrative

Gli stessi orari sono previsti anche per le elezioni amministrative 2024. Si vota in 3.698 Comuni e 6 capoluoghi di Regione (Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia, Potenza) ricompresi tra i 27 capoluoghi di Provincia che vanno al voto (Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia).

Dopo il successo alle elezioni del 2019, sarà ancora in campo l’attuale sindaco Alan Fabbri che, sostenuto dal centrodestra, cercherà di ottenere un secondo mandato a Palazzo Municipale. Anche il centrosinistra ha fatto la sua scelta: il candidato sindaco, con una sua lista civica sostenuta anche dal gruppo Finalmente 2024, sarà l’avvocato Fabio Anselmo, appoggiato da Pd, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, I Civici, Partito Repubblicano e Azione di Calenda. Terza candidata è Anna Zonari (Lista La Comune) appoggiata da Partito Socialista e da esponenti ecologisti, +Europa e Verdi. Italia Viva di Renzi correrà invece con Daniele Botti che, a suo dire, nel 2019 ha appoggiato nel ballottaggio il centrodestra.

Essendo Ferrara un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.

Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi; i restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.

Si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.

Ai seggi occorrerà presentarsi con la tessera elettorale. E’ possibile ottenerne una nuova recandosi – anche nelle giornate delle votazioni – all’ufficio elettorale di via Beretta, 19, Ferrara, dove verrà rilasciata direttamente su domanda dell’interessato perché deteriorata o non più utilizzabile, previa consegna dell’originale deteriorato; per esaurimento dei 18 spazi destinati alla certificazione del voto predisposti sulla tessera; per smarrimento, facendo espressa richiesta del duplicato compilando apposito modulo predisposto. Nel caso in cui l’interessato non possa presentarsi personalmente all’ufficio elettorale per il ritiro può incaricare un famigliare (in tal caso senza delega) oppure delegare una terza persona con un’apposita dichiarazione che va sottoscritta del dichiarante e alla quale va allegata copia del suo documento di identità.

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