di Claudia Zamorani
— Ferrara oggi ci appare come una città stanca e delusa. Una città che fatica sul piano umano, sociale, culturale, economico. Sul piano umano e sociale assistiamo da tempo a una martellante propaganda di paura e di intolleranza verso i nostri concittadini che chiamano ‘invasori’, che sono poi i compagni di classe dei nostri bambini, le loro mamme, i nostri colleghi, i nostri amici.
Propaganda che oggi vediamo riflessa anche in slogan elettorali martellanti, e che ci sembrano anche un po’ razzisti: fermare le invasioni, la casa prima ai ferraresi. Per noi, caro sindaco, la casa va prima a chi ne ha bisogno, alle persone indigenti, ai giovani, e non magari ai vicesindaco per il semplice fatto di essere residente a Ferrara da tutta la vita!
In questo solco si innesta la preoccupante crisi economica ferrarese, in un territorio il nostro che sembra non avere più molto lavoro da offrire, specie ai nostri figli, ai nostri nipoti costretti a cercare fortuna altrove e a diventare a loro volta migranti e speriamo non vengano accolti allo stesso modo come facciamo qua noi a Ferrara.
In questo frangente permettetemi di ricordare (tema molto caro a noi del gruppo Finalmente 2024) che uno straordinario volano di crescita economica, spesso dimenticato, oltre all’accoglienza dei nostri amici migranti attraverso scuola, lavoro e casa, è l’occupazione femminile.
Ricordo che l’occupazione femminile, laddove sostenuta (anche attraverso strumenti di conciliazione vita-lavoro e con investimenti in asili, doposcuola e campi estivi) fa volare l’economia e, consentitemi, anche la natalità a beneficio sia della crisi economica, sia dell’invecchiamento della popolazione che caratterizzano in modo drammatico anche la nostra città.
Non voglio parlare in questo frangente dello stato di salute di.. come chiamarla… etica? libertà? rispetto dei diritti costituzionali? con cittadini che aspettano per mesi e mesi invano, davanti allo scalone del municipio per essere ricevuti dal sindaco e con sindaci che portano alla sbarra la stampa libera e centri di aggregazione giovanile che vengono chiusi a doppia mandata e non se ne sa più niente.
Quello che vorrei dire è che alla propaganda noi rispondiamo: sapete come?
Mettendo le persone al centro e riappropriandoci dei nostri spazi democratici di partecipazione che ci spettano, tornando a fare politica.
Vedete, spesso la politica è percepita dai cittadini come qualcosa di cui diffidare, come malaffare. Non è così. La politica è partecipazione. Politica siamo noi. Quindi alla domanda ‘a chi appartiene la città’, la risposta è: appartiene a noi!
L’invito è di tornare tutti a partecipare. E l’esercizio più alto di partecipazione sapete qual è? E’ il voto. Quindi l’invito mio e del gruppo Finalmente 2024-Ferrara è di andare tutti a votare l’8 e 9 giugno. Facciamo sentire che un’altra Ferrara è possibile.
* Claudia Zamorani è candidata alle elezioni comunali di Ferrara dell’8 e 9 giugno nella coalizione di centrosinistra con la lista civica Anselmo Sindaco