domenica 24 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

UN’ICONA ITALIANA

La Nutella festeggia oggi il suo 60esimo compleanno.  Ne è passato di tempo da quella piovosa mattina di aprile, quando dallo stabilimento della Ferrero di Alba, nel Cuneese, uscì il primo vasetto in vetro. Era il 1964 e il lancio sul mercato del nuovo brand ebbe un padre d’eccezione: il pasticciere piemontese Michele Ferrero.

Ma la commercializzazione del prodotto era il coronamento di un processo iniziato diciotto anni prima. Fu infatti nel 1946 che al pasticciere Pietro Ferrero, padre di Michele, venne l’idea di creare nel suo laboratorio una pasta dolce avvolta in fogli di alluminio da spalmare sul pane: il Giandujot. Se quello fu il nonno della Nutella, la madre fu la SuperCrema, un prodotto inventato nel 1951 che rese il Giandujot ancora più morbido e spalmabile.

Al posto del cacao – poco disponibile all’inizio del Secondo dopoguerra – i Ferrero decisero di usare le nocciole (gli alberi di nocciola crescevano in abbondanza ad Alba) come base della crema. Di qui il nome, formato dalla parola «nut» («nocciola» in inglese) e dalla desinenza «ella», aggiunta con l’idea di suscitare positività.

Dal momento della creazione, il logo è rimasto invariato negli anni. Con quella prima lettera nera – a enfatizzare l’ingrediente fondamentale – e il resto della parola rossa – a simboleggiare energia e positività. Per quanto riguarda poi la composizione, sette sono gli ingredienti alla base del prodotto: nocciole, cacao magro, zucchero, olio di palma, latte scremato in polvere, lecitine e vanillina. La ricetta è però rimasta un segreto, custodito da undici stabilimenti in giro per il mondo.

Fu subito successo. Fin dagli anni Sessanta la Nutella divenne una presenza fissa nelle dispense e nelle abitudini degli italiani. Un popolarità, quella del prodotto Ferrero, amplificata anche dal Carosello e, in particolare, dai personaggi di Jo Condor e del Gigante amico.

Ma l’esordio pubblicitario avvenne nel 1967: nel primo spot, la crema spalmabile veniva servita a piccoli spettatori per addolcire l’amaro in bocca lasciato dalla lettura del libro Cuore. E così, sospinta dalla pubblicità la crema spalmabile si diffuse in tutta Italia e anche fuori dai confini nazionali: in Germania, in Francia, nel 1978 perfino in Australia.

Da allora, alla Nutella furono dedicati anche una serie di libri, di racconti, e persino un francobollo e una moneta. Per non parlare dei vip. Nanni Moretti nel 1984 le dedicò una scena del film Bianca, quella in cui il suo alter ego Michele Apicella affoga le sue ansie in un enorme barattolo di crema Ferrero. Corrado Guzzanti intitolò una sua opera teatrale Nutella Amara, mentre il nome del brand compariva nei testi di artisti del calibro di Renato Zero. La crema piemontese fu citata persino da Giorgio Gaber, nel 1994, nel suo famoso brano Destra Sinistra: «La cioccolata svizzera è di destra, la Nutella invece è di sinistra».

Oggi la Nutella non è più solo una crema da spalmare. Viene usata come ingrediente in numerose ricette, dalle crepes ai cornetti, dalle torte ai muffin.  Nel frattempo, a Chicago (nella foto sopra) ha aperto nel 2017 il primo Nutella Café, una meta che attira visitatori da tutto il mondo.

Attualmente il prodotto viene commercializzato in 170 Paesi, per un totale di mezzo miliardo di tonnellate vendute ogni anno. Per chiarire questa cifra, Ferrero spiega che mettendo in fila i vasetti prodotti in dodici mesi si arriva a una lunghezza pari a 1.7 volte la circonferenza terrestre. Detto in altri termini, gli stessi vasetti peserebbero quanto l’Empire State Building. Una stima dal punto di vista economico viene invece dal Brand Directory di Brand Finance, che ogni anno calcola il valore di oltre 5mila marchi nel mondo. Secondo questi dati, nel 2023 Nutella valeva circa 1.7 miliardi di dollari: era il 59° brand del settore del cibo e delle bevande più influente del mondo.

Il salto da piccola azienda artigianale a vero e proprio colosso è stato operato da Giovanni Ferrero, nipote del fondatore e uomo più ricco d’Italia con un patrimonio da 39 miliardi di dollari, che ha introdotto marketing e prodotti sempre più innovativi e un welfare aziendale tra i più avanzati (considerevoli premi di produzione, medico gratis e una Fondazione dove trascorrere la pensione con attività che spaziano dall’arte al bricolage).

Per festeggiare un prodotto tanto amato, la blogger americana Sara Rosso lanciò nel 2007 l’iniziativa World Nutella Day, invitando la community mondiale a manifestare il proprio amore per la gustosa crema made in Italy. Da allora, ogni 5 febbraio migliaia di fan pubblicano sul web messaggi, foto, video e ricette con l’hashtag #WorldNutellaDay. Ma questa volta la ricorrenza ha assunto ancor più significato: nel 2024 il prodotto spegne 60 candeline. (In collaborazione con https://masterx.iulm.it/)

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