Massimo Magnani, tecnico della Fidal, replica alle affermazioni dell’assessore allo Sport Maggi in merito alle critiche che Magnani gli aveva rivolto. Maggi aveva definito le parole del tecnico federale delle “provocazioni”. Nella sua replica alla replica, Magnani elenca fatti e ricorda, tra l’altro, il flop della Cittadella dello Sport, che lui chiama “Paesone”, i 300mila euro per il motovelodromo, la gara d’appalto troppo al ribasso che ha causato non pochi guai all’amministrazione, rintuzzando infine l’insinuazione di Maggi su richieste onerose circa la presenza di Ferrara ai Campionati mondiali di atletica a Doha del 2019: “Mai preteso un euro quando si tratta della mia città”.
— “L’assessore Andrea Maggi mi ha malamente chiamato in causa, quindi preciso alcune cose, anche false, che lo stesso mi attribuisce. Premetto che io e Andrea Maggi ci conosciamo da molti anni e che le mie critiche sono e sono sempre state rivolte alla figura, al ruolo e alla funzione che ricopre, non alla persona.
Parto con la cosa più fastidiosa che l’assessore asserisce e che riguarda una mia” pretesa onerosa” per un evento di valorizzazione della Città ai Campionati del Mondo di Atletica di Doha. Lui mente, sapendo di mentire, perché è un fatto mai avvenuto e ci sono testimoni a provarlo! Il fatto: da persone vicine al sindaco, appena eletto, mi era arrivata la richiesta di proporre un’iniziativa che valorizzasse Ferrara nel mondo. Proposi un progetto che riguardava la presenza di Ferrara a Casa Atletica Italiana, una struttura di servizi della Federazione di Atletica Leggera, in occasione dei Campionati del mondo di Doha 2019.
Ferrara avrebbe potuto usufruire di una decina di giorni di promozione (durata dei Campionati del Mondo) con i più importanti tour operator e giornalisti internazionali in ambito turistico e sportivo, oltre ad una serata dedicata alla città, dove presentare le bellezze storico-artistiche-culturali della Città. Quell’operazione sarebbe costata 10.000 euro (ho tuttora il progetto con i costi). Le cifre di cui si parlava, erano relative al costo progetto e non a mie richieste di compenso che non ho mai fatto, proprio perché si trattava della mia Città! Ripeto, per me non ho mai chiesto nulla, come
faccio quando in gioco c’è la mia Città (anche qui ho molteplici testimonianze).
Quell’opportunità avrebbe potuto aprirne altre, visto che il Qatar è innamorato dell’Italia, della sua Cultura, della sua arte e avrebbe potuto fare altre cose utili per Ferrara. Evidentemente, non si credeva che Ferrara potesse essere attrattiva per Paesi ricchi come il Qatar… Lo stesso assessore, a settembre, mi ha visto partecipare attivamente e senza oneri, alla consegna alla Città della Bandiera Azzurra data dalla Fidal, progetto che ha portato benefici all’assessorato, ma del quale ancora oggi non vi è traccia alcuna.
Maratona. Maggi non sa nemmeno cosa e quanto io abbia fatto per questo evento fin da quando Massimo ed Erica erano bambini; basterebbe leggerne la storia e vedere i miei scritti sulle pagine della rivista di presentazione; scritti che servivano all’esuberante, ma determinatissimo Giancarlo Corà, per raccogliere fondi.
Non ci vuole troppo a capire che per fare un evento non servono solo risorse economiche, ma che bisogna creare il contesto e i presupposti perché lo sport diventi centrale in una Comunità. Questo è l’elemento chiave, affinché le risorse economiche diventino una conseguenza e questo non è mai stato fatto in senso assoluto.
LA CITTADELLA DELLA SPORT
“Già nel 2020 avevo incontrato l’assessore Maggi per illustrargli, a mio modo
di vedere, i punti di debolezza del progetto della Cittadella dello Sport, così come si
presentava e come renderla più attrattiva e aderente alle esigenze di una città a vocazione sportiva come è Ferrara.
Naturalmente non se ne fece nulla, ma si proseguì rinnovando l’impianto di illuminazione del motovelodromo (300.000 euro), inutilizzato da decenni, di giorno e di sera, così come vennero appaltati i lavori della Cittadella dello Sport a un’azienda che aveva proposto un ribasso d’asta talmente sproporzionato da far capire che la qualità dei lavori sarebbe stata di basso livello e che l’affidabilità di quell’azienda era tutta da dimostrare. Infatti, incassati i primi soldi (qualche centinaio di migliaia di euro) quell’azienda è sparita, lasciando l’assessore e l’amministrazione in un mare di guai.
Gli intoppi successivi sono stati tali e tanti che ancora oggi i lavori non sono ancora terminati. Con quel famoso ribasso d’asta l’assessore, su spinta di qualche alleato “esperto”, avrebbe voluto fare un impianto coperto multiuso, ma che non poteva trovare spazio perché fisicamente non c’era la volumetria per costruire nulla. Oggi la Cittadella non è neppure un Paesotto dello Sport”!
Il tentativo di distrarre l’attenzione sui reali e irrisolti problemi dello Sport con improbabili impianti che dovrebbero nascere, senza che esistano i presupposti concreti (non è stato ancora presentato il PUG), potrebbe essere un boomerang per la Città.
ALCOL, FESTIVAL…
“A proposito di running, conservo ancora lo scambio di mail, dove segnalavo all’amministrazione e all’assessore che una certa pseudo associazione sportiva organizzava manifestazioni legate alla corsa, ma era anche al centro
dell’attenzione delle forze dell’ordine che avevano fatto chiudere il locale sede della
società, perché in quel posto erano stati somministrati superalcolici a minori, finiti in
ospedale in coma etilico. Nessuna risposta dal sindaco, “approfondirò, perché non ne so
nulla” quella dell’assessore. Quella società oggi, oltre a continuare a organizzare
manifestazioni podistiche, organizza Ferrara Summer Festival…
L’assessore parla delle sue competenze, delle quali nessuno dubita, ma che agli occhi di tutti coloro che incontra, appaiono fragili, perché, al di là della indubbia serietà e
intelligenza della persona, è evidente a tutti che lo Sport, quello fatto di fatica e sudore
(per mandare avanti una società sportiva), che muove le emozioni di chi lo pratica è
un’altra cosa.
… E BENESSERE FISICO
Caro Andrea, penso di poterti chiamare ancora così, anche se da “moderato” ti fai
fotografare con Vannacci per promuovere il benessere fisico utilizzi una “dottoressa” che
dell’attività fisica ha fatto un business personale, nessun attacco personale, ma il tuo
ruolo, permettimi di dire, avrebbe dovuto incidere molto più efficacemente sulla nostra
Comunità, perché ormai nel mondo la funzione dello Sport è tale, per cui certe
amministrazioni e certi territori ne hanno fatto un fiore all’occhiello, valorizzandolo per i
valori che lo Sport stesso rappresenta e per i significati intriseci delle sue molteplici
declinazioni.
A Ferrara siamo davvero lontani”.
Massimo Magnani candidato lista civica Fabio Anselmo