martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

SPORT / Magnani e l’assessore che crea impianti che non si vedono

Massimo Magnani replica alle affermazioni dell’assessore comunale allo Sport, Andrea Maggi, che sul quotidiano La Nuova Ferrara del 18 maggio aveva etichettate come  “strumentalizzazioni” le parole dello stesso tecnico della Fidal sulla perdita della Maratona e Mezza Maratona a Ferrara. Uno scontro non solo dialettico, che investe anche la politica per lo sport portata avanti negli ultimi cinque anni da Maggi (che capeggia una lista civica di centrodestra a sostegno di Fabbri). La lettera di Magnani, che è candidato nella lista civica di centrosinistra Fabio Anselmo Sindaco, spazia su vari temi attinenti agli impianti sportivi. Ecco il testo.

“La discussione sulla mia presunta strumentalizzazione della perdita della Maratona e Mezza Maratona a Ferrara, ha aperto una diatriba con l’Assessore Maggi, che al di là di infelici e non veritiere affermazioni su di me (se ne occuperanno le autorità competenti, hanno indotto lo stesso Maggi ad illustrare i fatti che sostengono le sue competenze, grazie alle quali, virgolettato, avrebbe “creato un nuovo palazzetto dello Sport da 1000 posti e una nuova palestra in Via Canonici”.

Premettendo che i soldi degli investimenti di qualsiasi amministratore sono dei cittadini che pagano le tasse nazionali, regionali e locali, andrebbe anche meglio spiegato cosa significa “creare”. Ad oggi, della palestra di Via Canonici non esiste nulla se non un terreno abbandonato (nella foto, ndr), corredato da rimasugli del precedente campo polivalente, frutto di tre anni e mezzo di abbandono (alcune settimane fa, sulla questione, scrissi un post, corredato da fotografie).

A quanto risulta dagli atti, non esiste tuttora nell’attuale piano di zona alcuna possibilità di aumenti di volumetria e/o cubatura, per cui l’Assessore dovrebbe spiegare se quella palestra è nei suoi desiderata o se esiste un progetto approvato (da chi?), a dispetto delle normative di legge, emesse dallo stesso Comune di Ferrara, perché sarebbe bene far capire agli “investitori” (Cittadini) come, perché e per chi verranno spesi i loro soldi.

A proposito del Palazzetto dello Sport da 1.000 posti, sarebbe altrettanto interessante avere maggiori dettagli (sempre nell’interesse dei cittadini), visto che il Comune stesso non è stato in grado di presentare ed approvare il PUG, senza il quale è impossibile prevedere a Ferrara, future costruzioni sia pubbliche che private.

Sarebbe altrettanto interessante capire, dal progetto, come e dove verranno allocate le necessarie e indispensabili infrastrutture che accompagnano un impianto di quel tipo che, se utilizzato per le finalità che attengono ad un palazzetto, si deve pensare che serva un piano di viabilità adeguato, numero sufficiente di posti auto/bus per pubblico-giocatori (i posti auto dovrebbero essere proporzionali al numero dei posti), uno spazio adeguato per i mezzi di sicurezza (VVFF, Ambulanze, Forze dell’Ordine), spazi e vie di fuga per la sicurezza di spettatori e partecipanti all’attività. Cose che ad una prima e rapida osservazione del luogo, si fa fatica a vederne le collocazioni, almeno nel rispetto delle normative di legge.

Poi è anche vero e si è capito che da un po’ di tempo si vedono realizzare opere a dispetto delle norme…  Comunque, dire “avere creato”, senza mostrare una sola carta e senza dare altri dettagli, non so se è “competenza”, o una boutade d’effetto per difendere la propria posizione. Diciamo che di concreto oggi c’è ben poco.

Di contro e di concreto, c’è una “Cittadella dello Sport” non ancora realizzata; analizzando la sua genesi, sono stati investiti 300.000 euro (sempre soldi dei cittadini) nell’impianto di illuminazione del Motovelodromo che non è utilizzabile e che da decenni non vede allenamenti e/o competizioni di giorno o di sera.

Di concreto, c’è che i lavori furono appaltati a una ditta, che aveva proposto un ribasso d’asta così clamoroso che avrebbe dovuto allertare chiunque…, tanto che incassati i primi soldi (qualche centinaio di migliaia di euro), è sparita lasciando l’Amministrazione nei guai e nella necessità di dover lasciare l’utenza di alcuni impianti inseriti nella Cittadella, senza servizi per oltre un anno, di ricominciare tutto da capo (spacchettamento degli appalti), con meno risorse e con l’obbligo forzato di realizzare un impianto minimale ben lontano da quello preventivato.

Se per la Cittadella dello Sport c’era un piano esecutivo e i finanziamenti già stanziati ed è finito come descritto, cosa succederà per quegli impianti “creati” dall’Assessore Maggi, dei quali non esistono alcuni presupposti per poterli realizzare?

Analizzare il bilancio di mandato del settore Sport, fa capire molto quanto marginale sia questa materia nelle politiche comunali, a partire dagli impianti dati in gestione, compresi i campi di calcio, i cui concessionari cambiano molto frequentemente, segno che qualcosa nei bandi /o nelle assegnazioni non funziona.

Così come guardando l’organico dell’Ufficio Sport (2 soli dipendenti a tempo indeterminato e il resto precari), si ha conferma che lo Sport interessa davvero poco o che per gestirlo bene servirebbe conoscere molto meglio il contesto sportivo.

Sto scrivendo un libro sulla storia di un ragazzetto nato sull’Arginone, esonerato da Educazione Fisica, che attraverso lo Sport ha scoperto il Mondo; nonostante sia spesso chiamato a scrivere articoli e/o pezzi giornalistici e mi vengano riconosciute competenze nella scrittura, poiché scrittore non sono, mi faccio aiutare da chi lo fa per professione perché da solo non saprei scrivere un libro, ma per farlo ho bisogno dell’aiuto di chi realmente conosce questo mestiere!”

Massimo Magnani

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