Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha commentato i dati del bollettino di maggio per quanto riguarda i Campi Flegrei, alle prese non da oggi con il peoccupante fenomeno del bradisismo. “Ci sono state 1.525 scosse di terremoto, mai così tante prima. Eventi sismici che hanno sprigionato più energia rispetto al passato”.
Prosegue il sollevamento del suolo. “E’ di 127 centimetri dall’inizio della crisi bradisismica – spiega Di Vito – con un incremento delle emissioni di anidride carbonica”.
PRONTA LA GRANDE FUGA DI 500MILA ABITANTI
Un nuovo allarme legato al fenomeno del bradisismo è stato lanciato per i Campi Flegrei, con particolare preoccupazione per il Golfo di Pozzuoli. Secondo un avviso urgente emanato dalla Marina Militare, il movimento del suolo potrebbe causare frane e il distacco improvviso di pezzi di materiale tufaceo dagli alti costoni che si innalzano lungo la costa.
L’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli ha esortato tutte le unità da diporto a prestare la massima attenzione durante la navigazione in prossimità delle coste a picco sul mare. Il comunicato sottolinea la necessità di mantenere una distanza minima di almeno 400 metri dalle coste per evitare possibili danni causati dai fenomeni bradisismici, definendo la navigazione in quelle aree come pericolosa per la sicurezza.
L’avviso, firmato dal comandante Edoardo Russo, è stato trasmesso non solo alla Prefettura di Napoli, ma anche alla Capitaneria di Porto di Napoli e ai comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Le autorità locali sono in allerta per garantire la sicurezza della navigazione e prevenire incidenti legati alle instabilità geologiche della zona.
Pozzuoli e dintorni sono pronti ad affrontare una possibile evacuazione di massa. Quasi mezzo milione di persone potrebbero dover abbandonare le proprie case in appena 72 ore. Destinazione: le regioni “gemellate”. I cittadini di Pozzuoli saranno accolti in Lombardia, quelli di Bacoli tra Umbria e Marche, mentre i residenti di Monte di Procida troveranno rifugio in Abruzzo e Molise. I napoletani di Fuorigrotta saranno diretti verso il Lazio.
Al momento, il vulcano dei Campi Flegrei è sotto livello di allerta giallo. Se la situazione peggiorasse al livello arancione, sarebbe necessario evacuare gli ospedali e la popolazione potrebbe volontariamente allontanarsi. In caso di livello rosso, che indica un’imminente eruzione, l’intera zona dovrebbe essere evacuata entro tre giorni, coinvolgendo oltre 481mila persone. A ottobre, la Protezione civile testerà il piano nazionale con una grande esercitazione sul rischio vulcanico.
Ogni area, tra cui Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, alcuni quartieri di Napoli e parte dei comuni di Marano e Giugliano, è abbinata a una regione italiana che deve elaborare un proprio piano di accoglienza. Questo piano include punti di prima accoglienza, alloggi, assistenza sanitaria e servizi essenziali per garantire la continuità amministrativa e scolastica.
La Lombardia si prepara ad accogliere il maggior numero di sfollati, circa 77mila residenti di Pozzuoli. Anche se il piano definitivo non è ancora stato approvato, la Regione ha già istituito un gruppo interdirezionale per definire le linee di azione. Le possibili stazioni di arrivo sono Milano Centrale, Rogoredo e soprattutto Rho Fiera, che offre collegamenti con la linea ferroviaria ad Alta Velocità e servizi medici nelle vicinanze. La spesa stimata per l’accoglienza è di circa 65 euro a persona al giorno, con un costo totale di oltre cinque milioni di euro al giorno e una proiezione di 150 milioni di euro al mese.
Altre regioni stanno anch’esse definendo i propri piani di accoglienza. Marche e Umbria hanno accordato la suddivisione della popolazione di Bacoli con una ripartizione del 63% e 37% rispettivamente. La Puglia, gemellata con il quartiere napoletano di Pianura, prevede di trasportare a Foggia almeno 30mila persone in 72 ore utilizzando una flotta di bus. Calabria e Basilicata hanno aggiornato i loro piani dal 2019, mentre la Sicilia si prepara ad accogliere quasi 40mila sfollati dai quartieri napoletani di Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario.
Il sindaco di Bacoli conclude con un appello alla partecipazione: «Alla simulazione del 2019 non parteciparono molti cittadini. Spero che quest’anno siano molti di più».