Si colora di grigio, più che di giallo, l’ennesimo (finto?) colpo di scena che attraversa la lunga corsa per la Casa Bianca. Stavolta c’è di mezzo il New York Times, uno dei più prestigiosi e autorevoli quotidiani, che oggi ha scritto senza mezzi termini che il presidente Usa Joe Biden, che corre per la nomination democratica e per una conferma nello Studio Ovale, starebbe valutando di lasciare.
Ma, tempo qualche minuto, è arrivata subito la smentita dallo staff del Commander in Chief: la Casa Bianca ha negato nella maniera più categorica che Biden stesse valutando un simile, drammatico passo indietro. “Questa affermazione è assolutamente falsa. Se il New York Times ci avesse concesso più di sette minuti per commentare, glielo avremmo detto” ha scritto su X il portavoce Andrew Bates.
Il NYT lo aveva scritto alla luce di indiscrezioni che sarebbero emerse da un incontro che il presidente ha avuto con un non meglio precisato “alleato chiave”. Non viene specificato ma potrebbe trattarsi di Jim Clyburn, fondamentale per la vittoria di Biden nel 2020 per aver mobilitato la comunità afroamericana. Clyburn ha detto a Msnb che sosterrà Kamala Harris se il presidente dovesse ritirarsi.
A Clyburn si è aggiunto il deputato Raul Grijalva, dell’Arizona, che diventa il secondo deputato democratico a chiedere al presidente Biden di ritirarsi, come riporta il New York Times. “Se sarà lui il candidato, lo sosterrò, ma penso che questa sia un’opportunità per guardare altrove” ha detto Grijalva in un’intervista, aggiungendo che “ciò che deve fare è assumersi la responsabilità di tenere la Casa Bianca e parte di quella responsabilità è abbandonare la corsa”.
Biden sa quindi che potrebbe non essere in grado di salvare la sua candidatura se nei prossimi giorni non riuscirà a convincere il pubblico dopo la disastrosa performance del dibattito della scorsa settimana con Donald Trump. Sempre secondo il Times, il presidente ritiene che i prossimi impegni – inclusa un’intervista prevista per venerdì con George Stephanopoulos di ABC News e le tappe della campagna in Pennsylvania e Wisconsin – saranno il test chiave. “Sa che se le cose andranno ancora, lo scenario cambierà”.
Un importante consigliere di Biden ha detto al New York Times che il presidente è “ben consapevole della sfida politica che deve affrontare”. Un altro segnale importante è quello che verrà dall’incontro di questa sera con i governatori democratici alla Casa Bianca.
Il board editoriale del Boston Globe chiede a Joe Biden di mettere fine alla sua campagna elettorale. “Da quando si è svolto il dibattito, lo staff del presidente ha detto poco che possa spiegare in modo adeguato il perché la sua performance è stata così negativa, al di là di dire che aveva un raffreddore. Quello che abbiamo sentito è stato un serrare i ranghi attorno a un candidato assediato e ferito” ha spiegato il board del quotidiano di Boston.
“Uno stuolo di potenziali candidati – dalla vicepresidente Kamala Harris ai governatori di Michigan, Pennsylvania e California – stanno aspettando dietro le quinte per affrontare Trump. Quello di cui hanno bisogno è che Biden si ritiri dalla corsa e liberi i suoi delegati così che possano esprimere il loro voto per altri alla convention democratica” ha messo in evidenza il Boston Globe.
A stemperare il clima di incertezza innescato da questa serie di indiscrezioni, è intervenuto Biden in persona: “Corro. Sono il presidente del partito democratico. Nessuno mi sta spingendo fuori. Sono stato messo fuori combattimento prima e, quando si viene buttati giù, ci si rialza” avrebbe scandito il presidente nel corso di una conference call, secondo quanto riportato dai media americani. Secondo l’Associated Press, il presidente e Kamala Harris hanno preso parte a un meeting con il Democratic National Committee e hanno assicurato che “continueranno a combattere”.
Concetto ripetuto anche in un briefing dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, la quale ha precisato che “Joe Biden non sta assolutamente pensando di ritirarsi” e che è stato lo stesso presidente a dichiarare che non ha nessuna intenzione in questo senso, replicando all’articolo del New York Times che Pennsylvania Avenue ha smentito a stretto giro. “È falso” avrebbe detto Biden, secondo la portavoce. “Continuerà a combattere per il popolo americano. È impegnato nel lavoro di presidente, di comandante in capo” ha sottolineato la funzionaria.
Inoltre, Biden “continua a fare campagna”, ha aggiunto la portavoce. “Il presidente sta andando avanti. Sta andando avanti come presidente, sta andando avanti con la sua campagna. Questo è il suo obiettivo: come continuare a svolgere questo lavoro? Qualsiasi altra cosa che sentiamo o che viene riportata è assolutamente falsa” ha sottolineato Jean-Pierre.
Nel frattempo, a certificare l’oggettiva difficoltà in cui si trova il capo della Casa Bianca, emerge un altro dato sui sondaggi, che certifica come si stia ampliando il vantaggio di Donald Trump nei confronti di Joe Biden: secondo una rilevazione di New York Times/Siena College, l’ex presidente ha il49% delle preferenzecontroil43% di Biden. Rispetto a una settimana fa, prima del dibattito, Trump ha guadagnato tre punti.
Per il 74% degli elettori americani, inoltre, l’attuale inquilino della Casa Bianca è troppo anziano per la presidenza, in aumento di cinque punti percentuali rispetto a prima del dibattito. Lo certifica un altro sondaggio di New York Times/Siena College, secondo il quale fra i democratici i timori per lo stato di salute del presidente sono balzati di otto punti percentuali al 59%. Fra gli indipendenti sono invece al 79%, una quota simile a quella dei repubblicani.
“ERO STANCO”
Dopo l’invito dalle colonne del New York Times alle dimissioni, sostenute nel durissimo editoriale in cui veniva affermato che Joe Biden “non è più lo stesso, per servire il Paese deve abbandonare la corsa”, arriva l’ammissione in prima persona. “Non sono stato intelligente – ha detto il presidente degli Stati Uniti a una raccolta fondi in Virginia – Ho deciso di viaggiare intorno al mondo un paio di volte poco prima del dibattito per non so quanti fusi orari, credo almeno 15… Non ho ascoltato il mio staff… E poi mi sono quasi addormentato sul palco”.
Una “spiegazione” e non una “scusa”, come ha tenuto a precisare Biden, in seguito alla debacle nel faccia a faccia contro Trump sostenuto pochi giorni fa dagli studi della Cnn e che ha gettato nello sconforto buona parte dell’elettorato dem del Paese.
A corroborare le sue parole arrivano anche quelle della portavoce della Casa Bianca KarineJean-Pierre che ha smentito categoricamente la sofferenza di Alzheimer, demenza senile o qualsivoglia malattia degenerativa.
“È stato come vedere un campione di box salire sul ring ormai troppo vecchio e in un momento in cui dovrebbe gettare la spugna”, ha detto a Nbcnews un deputato democratico, esprimendo la convinzione che Biden dovrebbe ritirarsi. “E’ arrivato il momento di avere una convention aperta ed un nuovo candidato”, gli ha fatto eco un altro dem.
Insomma, si continua a spingere affinché Joe Biden si ritiri dalla corsa alla nuova presidenza per lasciare spazio a chi ha più chance di vincere e sostenere dibattiti sfibranti con un Donald Trump più in forma che mai.
C’è chi vorrebbe far avanzare Kamala Harris, attuale vice, come potenziale sostituta in cima alla lista democratica. Altri, ancora, propongono il nome di Michelle Obama. Lo scontro, dentro e fuori al Partito Democratico, è ancora aperto.
Secondo lo stesso sondaggio, Michelle Obama supera Biden e batte Trump per il 50% a 39% in una ipotetica gara a due, ma lei ha ripetuto più volte che non intende candidarsi alla presidenza. Al tre luglio rimane il fatto che l’attuale presidente in carica, comunque, non intende dimettersi mentre una frangia dei Dem si stia muovendo per un realistico piano B.