Non c’è pace per la circolazione ferroviaria nazionale, che anche oggi, marttedì 23, deve fare i conti con diverse problematiche. L’Italia divisa in due: Calabria irraggiungibile in treno. Ma il turismo italiano, che arretra nelle classifiche internazionali, accusa anche il caro tariffe. Non ultimo quelle dei traghetti per le isole.
Sta già provocando pesanti conseguenze sul traffico ferroviario il blocco dei treni di Alta Velocità e regionali, entrato in vigore dalle 22 di ieri, causato dalla necessità di effettuare le operazioni di recupero dei carri merci “sviati” a Centola, in provincia di Salerno, il 9 luglio scorso e di ripristino dell’infrastruttura ferroviaria. Le regioni interessate dalla sospensione sono, oltre alla Campania, Sicilia, Calabria e Basilicata.
Le Ferrovie dello Stato hanno reso noto che sono previsti servizi alternativi con bus per garantire la continuità territoriale sia per i treni a lunga percorrenza che per i regionali. Per la Calabria, in particolare, la sospensione riguarda otto collegamenti fra Napoli e Sapri con Paola e Cosenza, per i quali l’interscambio con bus è previsto nelle stazioni di Vallo della Lucania e Sapri. Il blocco si protrarrà fino a venerdì 26 luglio alle 6 di mattina, quando è prevista la conclusione dei lavori. I treni ad alta velocità diretti a sud si fermeranno a Salerno o a Battipaglia, quelli che arrivano da Reggio Calabria si fermeranno a Sapri. Previsti bus sostitutivi. Non circoleranno gli intercity notte. E anche quelli giorno subiranno limitazioni. Tutti i treni del Regionale di Trenitalia saranno cancellati tra Vallo della Lucania e Sapri.
Un calvario per i viaggiatori che affrontano una nuova giornata di caos e ritardi dopo quelle di venerdì e sabato. Ulteriori disagi, lungo la tratta Roma-Pisa, sono stati causati ieri dalla presenza di alcune persone lungo i binari, con alcuni mezzi che hanno accumulato ritardi fino a 130 minuti. La situazione ha iniziato una graduale ripresa intorno alle 15.10. Un fulmine ha colpito la linea ferroviaria dell’Alta VElocità tra Roma e Firenze: la circolazione dei treni è nel caos.
L’ETNA TORNA A ERUTTARE
L’Etna è tornato a eruttare. Stamani una nube alta parecchi chilometri è fuoriuscita dal cratere centrale, accompagnata da fiumi e fontane di lava. Una grande quantità di cenere si è riversata sulla regione, in particolare su Catania, al punto che l’aeroporto Vincenzo Bellini di Fontanarossa ha comunicato l’interruzione di tutti i voli in entrata e in uscita. L’attività dell’Etna era ripresa durante la notte e le nubi di cenere alte fino a 8 chilometri trasportate dal vento hanno creato disagi in tutta la piana a sud-est del vulcano. L’Ingv ha comunicato che in tarda mattinata l’allerta per i voli è scesa da rossa a gialla, e l’attività è in diminuzione, ma per la riapertura dell’aeroporto bisognerà aspettare la comunicazione ufficiale. Nel frattempo alcuni dei voli in arrivo sono stati dirottati sull’aeroporto di Trapani: “Assicureremo il massimo dei servizi possibili per alleviare i disagi ai passeggeri dirottati”, fa sapere Salvatore Ombra, presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi.
LE PRECAUZIONI
Il caos informatico dei giorni scorsi per un problema nell’aggiornamento del sensore Falcon della ditta di cybersicurezza CrowdStrike, ha mandato in tilt numerosi pc con Microsoft Windows causando numerosi problemi anche nei trasporti aerei. Nonostante gli aeroporti riferiscano perlopiù che il problema informatico è stato risolto, l’effetto a catena implica che migliaia di viaggiatori stanno ancora cercando di tornare a casa o di riuscire a partire per le vacanze.
In occasione dei prossimi fine settimana estivi di agosto e settembre, si prevede il consueto significativo incremento della circolazione stradale; in particolare, l’aumento del traffico in fase di esodo interesserà massivamente i primi due fine settimana di agosto, dove si prevedono partenze già dal giovedì pomeriggio con un concentrazione del traffico nel pomeriggio di venerdì, che si potrà ulteriormente incrementare nelle mattinate di sabato 3 e 10 agosto, contrassegnate dal bollino nero, mentre si manterrà sostenuto nelle domeniche.
TRAGHETTI ALLE STELLE
Non solo caro-voli. Nel periodo estivo raggiungere in traghetto le isole italiane è sempre più un salasso per le famiglie, con i costi dei collegamenti che possono raggiungere uno stipendio mensile di un lavoratore medio. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che ha realizzato uno studio sulle tariffe di alcune rotte tipiche estive.
Ipotizzando di partire la sera del 16 agosto arrivando a destinazione la mattina successiva, e tornare sabato 24 agosto, il collegamento più caro è senza dubbio il Civitavecchia-Olbia – spiega Adiconsum – Se si sceglie la sistemazione in poltrona all’andata e il posto libero al ritorno, una famiglia con due bambini e auto al seguito deve mettere in conto una spesa minima da 1.324 euro, che sale a 1.640 euro se si opta per una cabina interna.
Nelle stesse date per la tratta Genova-Olbia in cabina interna il costo del biglietto è di 1.483 euro, che scende a 1.323 euro per la Genova-Porto Torres (andata in cabina, ritorno con posto in poltrona). Da Piombino a Golfo Aranci (andata e ritorno in cabina) la spesa è di 1.094,50 euro.
Carissimi anche i traghetti per la Sicilia: per lo stesso periodo considerato, da Livorno a Palermo (andata in cabina, ritorno posto libero) il biglietto parte da 1.099 euro; da Genova a Palermo 1.210 euro (andata cabina interna, ritorno posto libero); da Napoli a Palermo (andata e ritorno in cabina interna) 922 euro. Per le Isole Eolie, senza la possibilità di prenotare una cabina, la spesa è di 934 euro per la tratta Napoli-Lipari, 887 euro per la Napoli-Stromboli.
“Non bastava il caro-voli, il caro-autonoleggio e il caro-taxi: all’elenco si aggiunge a buon titolo anche il caro-navi, per completare il quadro terribile dei costi dei trasporti per la Sardegna e in Sardegna – commenta il presidente, Giorgio Vargiu – La situazione appare quanto mai allarmante, con l’esplosione di tariffe non giustificate da un reale aumento dei costi per la produzione del servizio di trasporto navale. Dai dati emerge che il trasporto marittimo non è un mercato sano e concorrenziale, e che le tariffe sono livellate verso l’alto. Le compagnie sfruttano l’attrattività della Sardegna per aumentare il prelievo dalle tasche di coloro che vogliono trascorrere le vacanze sull’isola e, così facendo, diminuiscono il budget a disposizione delle famiglie da spendere nelle attività economiche della Sardegna, con immensi danni per tutte le attività locali”.
TARIFFE 2 ADULTI + 2 BAMBINI CON AUTO AL SEGUITO
(partenza sera/notte del 16 agosto, ritorno 24 agosto, migliori sistemazioni disponibili acquistando il biglietto il 19.7.2024)
Civitavecchia-Olbia (andata e ritorno in cabina interna) 1.640 euro
Civitavecchia-Olbia (andata poltrona, ritorno posto libero) 1.324 euro
Genova-Olbia (andata e ritorno in cabina interna) 1.483 euro
Genova-Porto Torres (andata cabina, ritorno poltrona) 1.323 euro
Genova-Porto Torres (andata cabina vista mare, ritorno posto libero) 1.190 euro
Piombino-Golfo Aranci (andata e ritorno in cabina) 1.094,50 euro
Genova-Palermo (andata in cabina interna, ritorno posto libero) 1.210 euro
Livorno-Palermo (andata in cabina, ritorno posto libero) 1.099 euro
Napoli-Palermo (andata e ritorno in cabina interna) 922,30 euro
Napoli-Stromboli (poltrona) 887 euro
Napoli-Lipari (poltrona) 934 euro.
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