sabato 23 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

SCAMPIA / Tre morti, 12 feriti gravi (tra cui due bimbe) nel crollo del ballatoio

È di tre morti (una donna è deceduta stamani in ospedale) e dodici feriti, di cui sette bambini, il bilancio del crollo di un ballatoio avvenuto intorno alle 22,30 nella Vela Celeste di Scampia. Due bambine, di sette e quattro anni, sono in condizioni gravissime e sonmo state ricoverate in Rianimazione.. Il prefetto di Napoli ha deciso di far sfollare 800 persone, tra i quali ben 300 mionorenni., ma gli abitanti di Scampia reclamano una sistemazione vera e hanno protestato davanti alla sede dell’università Federico II.

“Devono finire i controlli e poi ci faranno tornare dentro”, dice a un’agenzia di stampa, l’Ansa, un abitante di Scampia con in braccio una bimba di pochi mesi. “Stiamo qui ad aspettare che ci trovino una nuova casa”, dice invece a poca distanza un altro residente. Tra i cittadini c’è chi inveisce contro lo Stato, chi urla la propria rabbia. Intanto vengono distribuiti dei panini, ma la situazione resta difficile da vivere nell’attesa di risposte.

I residenti evacuati dalla Vela Celeste “sono circa 800 persone, di cui almeno 300 minori. Nel caso in cui non ci sarà un rientro da parte di tutti, la Protezione Civile Regionale e il Comune di Napoli hanno già individuato delle strutture alloggiative alternative”.

Le vittime sono un 28enne morto sul colpo – ed una 35enne, ferita gravemente e deceduta al Cto. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco all’alba non vi sono più persone sotto le macerie. Poco dopo il crollo il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che si è recato sul posto per un sopralluogo con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ha riunito il centro coordinamento soccorsi per il raccordo tra le forze di polizia, anche nell’obiettivo di mettere in sicurezza l’area e trovare una sistemazione alle persone sfollate.  (SCAMPIA

Intanto è stata aperta un’indagine e gli accertamenti sono stati affidati alla polizia. Non si esclude alcuna ipotesi: la più accreditata è quella di un cedimento strutturale. Per avvalorarla occorrerà portare a termine le verifiche da parte dei vigili del fuoco. La Vela Celeste era oggetto di una riqualificazione finanziata nell’ambito del Piano Periferie.

A Napoli sarà lutto cittadino nel giorno dei funerali delle due vittime del crollo del ballatoio di Scampia avvenuto questa notte”, ha annunciato il sindaco Manfredi, nel corso di una conferenza, a Palazzo San Giacomo.

“Addolorata per quanto accaduto. In questo momento di dolore il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime unitamente a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai loro cari. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  “Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vele Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al Prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione. I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima”. Così, in una nota, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

LA RICOSTRUZIONE

Intorno alle 22,30 un boato, distintamente udito dai residenti, avrebbe di poco anticipato il cedimento. Sul posto polizia, carabinieri, militari dell’esercito, vigili del fuoco e una decina di ambulanze. I soccorsi sono ancora in corso: si scava ed al contempo si cerca di mettere in sicurezza l’area. Tante le persone accorse dalle altre Vele, dai palazzi dei lotti adiacenti e c’è chi è arrivato in auto anche da altri quartieri e paesi limitrofi: tutti hanno in mano un cellulare per cercare di contattare parenti e conoscenti che mancano ancora all’appello.

Volontari e personale sanitario, assieme alle forze dell’ordine, sono impegnati ad evacuare lo stabile: famiglie con bambini in lacrime o addormentati, anziani e giovani camminano abbracciandosi e aggiornandosi. Qualcuno è medicato sul posto. Diverse le persone che hanno avuto dei malori L’intera Vela celeste è transennata da lamiere che delimitano l’area di un cantiere dove sono in corso lavori idrici e fognari. (In collaborazione con l’Agenzia Dire – www.dire.it)

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