E’ stata di magnitudo 4.0 la scossa di terremoto avvertita alle 13.46 nella zona dei Campi Flegrei a una profondità di 4 chilometri. La scossa è stata avvertita nei comuni dell’area vicina all’epicentro, ma anche in diversi quartieri di Napoli. Circolazione ferroviaria sospesa in via precauzionale sulla linea metropolitana Villa Literno -Napoli S.Giovanni Barra. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico. La circolazione dei treni sull’infrastruttura AV è regolare.
La scossa delle 13.46 è stata avvertita anche sulla vicina isola di Arturo. Tante i procidani che hanno percepito distintamente il movimento tellurico, forte e prolungato, in diverse zone dell’isola; alcuni di loro hanno anche lasciato per precauzione le case scendendo in strada. Subito dopo la scossa sono partiti i controlli ed il monitoraggio per eventuali danni, soprattutto nel versante nord dell’isola, ma al momento come conferma il sindaco procidano Dino Ambrosino, non ne sono stati rilevati.
Secondo quanto riferito dalla Protezione Civile la scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione ma non ha causato danni. “In seguito all’evento – si legge in una nota – la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni”.
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Il capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano ha incontrato questa mattina a Roma la Commissione Grandi Rischi (settore rischio vulcanico), in occasione della riunione convocata nei giorni scorsi per una nuova seduta dedicata all’analisi dei fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. Nel corso dell’incontro, Ciciliano ha ricordato il ruolo fondamentale che la comunità scientifica riveste nelle attivita’ di protezione civile. “Senza il prezioso supporto tecnico-scientifico – afferma il capo Dipartimento – il servizio nazionale della Protezione civile non sarebbe così conosciuto e apprezzato a livello nazionale e internazionale. I progetti di sviluppo e di innovazione, le conoscenze e i prodotti derivanti dalla ricerca rappresentano un patrimonio da valorizzare, non solo nella gestione dell’emergenza ma anche, e soprattutto, nelle attività di previsione e prevenzione” spiega Ciciliano, che aggiunge: “Viviamo un tempo di grandi sfide, dal cambiamento climatico all’intelligenza artificiale, che dobbiamo affrontare con le giuste competenze e con grande professionalità”.
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