domenica 24 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

“Puttana e incompetente”: oculista, insultata e aggredita, lascia l’incarico

Il lavoro cui teneva tanto l’ha dovuto abbandonare, dimettendosi dall’incarico, perché venute meno le condizioni per poterlo svolgere con serenità e in sicurezza. A prendere questa dolorosa decisione è stata una dottoressa di Manduria, in servizio nel presidio estivo di guardia medica di Maruggio, vittima, nella notte di domenica 18 agosto, di un’aggressione da parte di una coppia rivoltasi nella struttura sanitaria a causa di un problema all’occhio patito dal proprio figliolo.Secondo quanto dichiarato dalla dottoressa nella denuncia presentata ai carabinieri della compagnia di Manduria, intorno alle 3 di domenica notte una coppia avrebbe chiesto un consulto per un problema all’occhio riscontrato dal proprio figlio. La visita oculistica effettuata dalla sanitaria non avrebbe, però, portato a nulla di preoccupante. Infatti, nell’occhio del ragazzo non si intravedeva alcun  corpo estraneo. Una diagnosi che non è piaciuta alla coppia,  villeggianti a quanto pare non del posto, i quali hanno continuato a sostenere la presenza di qualcosa all’interno dell’occhio del figlio.

Alle continue rassicurazioni della professionista che non si trattava di nulla di grave, tanto da prescrivere come cura l’uso di un collirio, i due villeggianti avrebbero risposto con minacce, anche di morte, e strattonato la dottoressa (la stessa, poi, ha dovuto fare ricorso alle cure dell’ospedale Giannuzzi di Manduria). “Mi hanno offesa chiamandomi puttana e incompetente, ora mi dimetto anche a nome di tante colleghe che nelle corsie rischiano” ha raccontato la giovane dottoressa. La situazione non è degenerata grazie all’intervento del personale della vicina postazione del 118 richiamato dalle urla e dalla concitazione del momento.

Nel frattempo la coppia aveva lasciato l’ambulatorio mentre alla malcapitata dottoressa non è rimasto che presentare una denuncia contro ignoti ai carabinieri i quali stanno conducendo le indagini per risalire all’identità degli aggressori.

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