giovedì 21 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

DILAGANO sui social foto false costruite con l’Intelligenza Artificiale

Il volume della disinformazione generata dall’Intelligenza artificiale, in particolare le immagini deepfake relative alle elezioni, è aumentato in media del 130% al mese su X nell’ultimo anno. Sono alcuni dati di uno studio pubblicato dal Center for Countering Digital Hate (Ccdh), un’organizzazione no-profit britannica impegnata nella lotta all’incitamento all’odio online.

Per misurare l’aumento del fenomeno – le ultime foto false riguardano la campagna elettorale americana e ritraggono Trump attorniato di simpatizzanti afroamericani, generate dai suoi sostenitori – lo studio ha esaminato i quattro generatori di immagini più popolari: Midjourney, DALL-E 3 di OpenAI, DreamStudio di Stability AI o Image Creator di Microsoft.

In particolare, il dato del 130% su X è scaturito dal numero dei commenti delle Community Notes della piattaforma, lo strumento grazie al quale gli utenti fanno osservazioni su post falsi e fuorvianti. Tutte le aziende prese in esame, tra l’altro, hanno messo nero su bianco politiche contro la creazione di contenuti fuorvianti e hanno aderito ad un accordo dei big della tecnologia per impedire che contenuti ingannevoli di Intelligenza Artificiale interferiscano con le elezioni del 2024, non soltanto negli Usa.

I ricercatori hanno affermato che gli strumenti di Intelligenza Artificiale hanno generato immagini nel 41% dei loro test ed erano più suscettibili alle richieste che richiedevano foto che raffigurassero frodi elettorali, come schede elettorali nella spazzatura, piuttosto che immagini di Biden o di Trump. Secondo l’analisi, Chat Gpt Plus e Image Creator sono riusciti a bloccare tutte le richieste quando sono state chieste le immagini dei candidati; Midjourney ha avuto i risultati peggiori tra gli strumenti generando immagini fuorvianti nel 65% dei test.

“La possibilità che immagini generate dall’Intelligenza artificiale servano come prove fotografiche potrebbe esacerbare la diffusione di false affermazioni, ponendo una sfida significativa per preservare l’integrità delle elezioni”, affermano i ricercatori.

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