Aumentano i casi di aggressioni nei confronti dei gestori di stabilimenti balneari, chiamati tra non molto a partecipare a gare per i rinnovi delle concessioni scadute da tempo. Gli ultimi due episodi di violenze vengono riferiti stamani dalla Nuova Ferrara. In entrambi i casi i concessionari affermano che si sta formando un movimento d’opinione che alimenta le violenze contro i titolari dei bagni demaniali.
Il primo episodio al bagno Astor di Porto Garibaldi quando una coppia di turisti di Bologna per non pagare il conto di una settimana di noleggio dell’ombrellone (92 euro) ha tentato la fuga. Il titolare ha rincorso moglie e marito che lo hanno aggredito provocandogli un malore. I due sono stai identificati dai carabineri
A raccontare l’episodio è Annalisa Carli, che gestisce con il fratello Pier Paolo e con la famiglia lo storico stabilimento balneare di Porto Garibaldi. «Ora mio fratello è al pronto soccorso – ha spiegato la giovane esercente alla Nuova Ferrara – perché dopo aver rincorso in spiaggia la coppia che voleva allontanarsi senza pagare il servizio di una settimana per il noleggio di un ombrellone e due lettini, ha accusato un malore. È stato afferrato per il collo dalla donna, lui non ha mosso un dito. Soffre di asma sin da bambino e si è sentito male. Stava svenendo». Tutto sarebbe scaturito dalla richiesta di pagamento di 92 euro. Hanno dapprima cominciato ad inveire, accusandoci di essere ladri ed abusivi, apostrofandoci con parole come pezzi di m…, fate schifo, – prosegue Carli –, poi hanno aggiunto che non ci dovevano nulla perché le concessioni demaniali sono scadute. Non si può arrivare a tanto. La nostra, come tante, è un’umile impresa a conduzione familiare e Porto Garibaldi è una delle spiagge più economiche della Riviera. Il cartellone con le tariffe è esposto bene in evidenza e la coppia sapeva quale sarebbe stato il costo della settimana in spiaggia con tutti i servizi.Si sta formando un movimento di opinione – conclude Annalisa Carli -, incontenibile verso noi balneari, ritenuti abusivi per la scadenza delle concessioni demaniali. È inconcepibile”
Vittima del secondo episodio è invece Alex Ferroni, titolare, con la moglie Deanna, del Bagno Capri al Lido Estensi. «È bastato che chiudessi l’ombrellone che si era portato da casa e che aveva piantato vicino alla passerella, davanti alla prima fila del mio bagno, per scatenare la furia di un cinquantenne che, davanti, ai suoi due figli minori, prima mi ha dato una testata e poi un pugno in faccia», racconta Ferroni, che aveva chiesto di spostare l’ombrellone nella vicina spiaggia libera. «Ho già sporto querela e so che i carabinieri hanno già sentito alcuni dei tanti testimoni presenti in spiaggia nel momento in cui sono stato colpito. Alcuni di loro sono intervenuti per fermarlo e li ringrazio. C’è un’associazione che fomenta violenza, spacciando noi imprenditori balneari per abusivi. È assurdo e soprattutto la violenza è inconcepibile» conclude Alex Ferroni, sempre parlando con la Nuova Ferrara.