lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

GERMANIA / Neonazisti e antisemiti rialzano la testa in Turingia e Sassonia

I neonazisti e antisemiti rialzano la testa in Germania. E’ l’allarme si sta propagando in tutta Europa per una deriva che riporta ai tempi bui e alle immani tragedie che ci hanno fatto vivere e soffrire.

Secondo le prime proiezioni della Zdf, alla chiusura dei seggi, Alternativa per la Germania, ha vinto per la prima volta le elezioni locali in Turingia, mentre la formazione di estrema destra è impegnata in un testa a testa con i cristiano-democratici della Cduin Sassonia, l’altro land chiamato al voto. Una sorpresa è il Bsw, il partito nato dai dissidenti della estrema sinistra Linke che potrebbe diventare la terza forza in entrambi gli stati federali. Secondo i dati raccolti dalla Faz, la sinistra crolla ovunque con scarsi risultati per i tre partiti della ‘coalizione semaforo‘ composta da socialdemocratici, verdi e liberal-democratici.

Crollaninfatti i tre partiti della maggioranza del governo tedesco nelle elezioni regionali nei due Laender dell’est, Sassonia e Turingia. Sempre secondo i primi exit poll della Zdf, l’Spd del cancelliere Scholz ottiene il 6,5% (-1,7%) in Turingia e il 7,5% in Sassonia (0,2%). Decisamente peggio per i Verdi, al 4% (-1,2) in Turingia e 5% (-3,6%) in Sassonia e ai liberali dell’Fdp all’1% (-4,0) in Turingia e 1% in Sassonia (-3,5%). In Turingia Verdi e Fdp sono, al momento, sotto la soglia di sbarramento del 5% e fuori dal Parlamento regionale

 

 

 

Il leader di Afd esulta, “Un risultato storico, È chiaro che i tedeschi vogliano che ci sia un cambiamento” “Abbiamo un risultato molto buono in Sassonia, in Turingia è addirittura sensazionale, con un risultato storico. È chiaro che la gente vuole che ci sia un cambiamento nella politica”. Lo ha detto il leader nazionale dell’ultradestra tedesca di Afd Tino Chrupalla, commentando alla Zdf i risultati del partito nell’est della Germania. Chrupalla è alla festa dell’Afd a Dresda. “È importante che i Verdi, il più pericoloso partito della Germania, siano fuori dal parlamentino in Turingia”, ha aggiunto.

 

Il voto nei due lander dell’est è visto come un crocevia per la politica tedesca, in particolare in considerazione del successo dell’ultradestra dell’AfD. In  particolare in Turingia, il partito guidato dal controverso Bjorn Hoecke, ex insegnate processato per slogan nazisti, èda  mesi in testa ai sondaggi e, negli ultimi rilevamenti, si assesta intorno al 29/30%. Staccati i cristiano-democratici della  Cud con il 23%.

Un’altra novità è costituita dalla netta crescita del nuovo partito degli ‘esuli’ della sinistra di Die Linke, l’Alleanza Sahra  Wagenknecht (Bsw), che in Turingia è la terza forza con il 18%, davanti proprio a Die Linke, cinque anni fa il partito più  forte, ma ora al 13%. Tra i partiti del governo tedesco, lSpd potrebbe raggiungere il 6% per entrare nel Parlamento  regionale, mentre i Verdi attualmente resterebbero fuori con il 4%. Per gli altri partiti il totale sarebbe del 7%.

Nelle ultime elezioni statali del 2019, la Sinistra ha ottenuto il 31,0%, l’AfD il 23,4%, la Cdu il 21,7%, l’Spd l’8,2%, i Verdi il 5,2%, l’Fdp il 5,0% e gli altri partiti insieme il 5,5%. In Sassonia è la Cdu, al momento, a guidare i sondaggi con il 33% delle preferenze. Subito dietro però, si conferma l’ascesa dell’estrema destra, con l’AfD al 30%. Anche in Sassonia, si conferma terza forza l’Alleanza Sahra Wagenknecht con il 12%.

Confermate  le difficoltà per i partiti della maggioranza del governo federale. L’Spd e i Verdi sono al 6%. Gli altri  partiti hanno un totale del 9%, mentre la Sinistra sarebbe fuori dal Parlamento con il 4%. Per guidare il Land, oltre alla  continuazione del governo formato da Cdu, Verdi e Spd, ci sarebbe anche una maggioranza altrettanto ristretta per  un’alleanza tra Cdu e Bsw. Sarebbe sufficiente anche una coalizione tra Cdu e AfD, ma la Cdu l’ha esclusa.

Non abbiamo raggiunto dei buoni risultati e non siamo contenti alla Willy Brandt Haus. Questo non ci rende soddisfatti, ma siamo riusciti a evitare quello che temevamo e alcuni speravano: e cioè che per la prima volta uscisse dai Laender, abbiamo combattuto e questo è valso la pena“. È quello che ha detto il segretario generale dell’SDP Kevin Kuehnert, parlando alla ZDf, dopo i risultati delle regionali in Sassonia e in Turingia. I socialdemocratici reagiranno alla crisi del semaforo, facendo sentire di più il profilo del partito, ha annunciato: “non ci faremo più provocare da partiti che sono usciti rumorosamente dai parlamenti“. Il riferimento è ai liberali, che hanno ottenuto l’1 % in entrambe le regioni.

 

 

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