La situazione del mercato immobiliare non induce all’ottimismo, sebbene i prezzi delle abitazioni risultino stabili. Preoccupa il forte aumento gli affitti con previsioni sfavorevoli nel prossimo trimestre e nei due anni a venire. Preoccupa l’inflazione.
I prezzi delle case si mantengono stabili, ma i canoni di affitto sono in forte aumento nei primi tre mesi dell’anno. Lo rileva un’indagine di Bankitalia condotta dal 3 aprile al 4 maggio tra 1.458 agenti immobiliari.
E’ sceso il numero delle transazioni concluse sebbene si mantengano ancora su livelli elevati. Anche i tempi di vendita sono in ribasso, toccando il nuovo minimo dall’inizio della rilevazione.
Per contro, “i canoni di affitto correnti e quelli attesi sono segnalati in forte rialzo”. Una previsione che non fa altro che aggravare una situazione che preoccupa già, e non da oggi, le famiglie e gli studenti universitari fuori sede.
Le attese sulle variazioni dei prezzi di vendita per il secondo trimestre restano improntate al pessimismo. Le richieste di abitazioni sono in peggioramento “guidate da un deterioramento dei giudizi relativi al numero dei potenziali acquirenti”. Le prospettive sulla situazione del mercato immobiliare rimangono sfavorevoli, sebbene in lieve attenuazione, anche – aggiunge l’analisi di Bankitalia – con riferimento ai prossimi due anni.
Quasi un operatore su tre segnala difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, il valore massimo dal 2015. Secondo la larga maggioranza degli agenti, nei prossimi dodici mesi l’andamento atteso dell’inflazione al consumo, sebbene in calo, continuerà a incidere negativamente sulla domanda di abitazioni.