Il vicepresidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, alla festa dei Giovani di Forza Italia a Bellaria torna sul tema dello Ius Scholae. “Guai se abbiamo paura di concedere diritti meritati: saremmo un centrodestra oscurantista”, dice. “Il diritto a diventare cittadino italiano grazie alla formazione e allo studio è sacrosanto. Chi si è conquistato il diritto di essere italiano merita di esserlo, non conta il colore della pelle” aggiunge. Ma la Lega ha subito stoppato l’apertura di Forza Italia su un tema che da sempre la vede su posizioni oltranziste.
C’è però chi lancia un sasso nello stagno. E la sindaca di Firenze. «In consiglio comunale la maggioranza (di centrosinistra, ndr) proporrà la cittadinanza onoraria a bambine e bambini figli di stranieri. Il criterio sarà quello su cui è d’accordo la destra moderata. Un primo passo: i diritti possono partire dalle città» spiega la sindaca. La neosindaca Sara Funaro è da sempre favorevole allo Ius soli. Comprensibile, per questioni di formazione culturale e politica. Intanto perché con le differenze e le diversità ci è cresciuta da bambina: classe 1976, madre cattolica e padre di religione ebraica, di religione ebrea a sua volta, è psicologa e psicoterapeuta.
E prima di impegnarsi in politica ha lavorato con i minori, e per un periodo della sua vita si è trasferita a Salvador Bahia, in Brasile, dove ha lavorato con i bambini di strada. E dal 2014, con le due giunte di Dario Nardella, da assessora si è occupata dei “suoi” temi: welfare, sanità, casa, accoglienza, integrazione.
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il dibattito pubblico è stato travolto dalle vicende del governo, l’affaire Sangiuliano e la sostituzione in corsa al ministero della Cultura. Ciò ha oscurato il tema dei diritti dei nuovi italiani. Firenze farà la sua parte. In Toscana, secondo il ministero dell’Istruzione, ci sono oltre 70mila alunni senza cittadinanza, il 15 per cento del Paese: in prevalenza di origine cinese, albanese, marocchina, rumena, pakistana, bengalese e ucraina. Firenze è la provincia con il numero maggiore di alunni senza cittadinanza, quasi diecimila nel capoluogo. In più di una classe su 10, oltre il 30 per cento degli alunni non ha la cittadinanza.
Sindaca Funaro, le ha chiesto il quotidiano Il Domani, lei crede che sulla cittadinanza qualcosa si muova davvero? “Voglio crederci. Perché questo sullo Ius soli e sullo Ius scholae è un dibattito che da troppi anni va avanti nel Paese. Io sono favorevole allo ius soli perché chi vive nel paese reale, cioè nelle nostre città, si rende perfettamente conto che stiamo segnando le diseguaglianze, che sono già troppe. Per i nostri bambini e i per nostri ragazzi stiamo creando una condizione che di fatto rende loro impossibile capire perché hanno meno diritti. Faccio un esempio concreto. Ho conosciuto un bambino, di origine senegalese, che è arrivato in Italia quando aveva pochissimi mesi, in una condizione difficile, in una struttura d’accoglienza con la madre. La madre pian piano ha iniziato il suo percorso di integrazione, ha trovato lavoro, lui è cresciuto e sta andando a scuola. Oggi è un bimbo con una vitalità straordinaria che parla l’italiano con una cadenza più fiorentina della mia. E ora che comincia a capire dove sta, bisogna spiegargli che lui non è italiano come gli altri compagni di scuola. Come si sentirà? Come crescerà? Questo, nel 2024, in un Paese democratico, non è più possibile, non è un buon investimento per il nostro futuro.