Calci e pugni a tre infermieri del Pronto soccorso: è l’ultima aggressione al personale sanitario avvenuto al Policlinico di Foggia, a pochi giorni di distanza da quello denunciato dagli operatori del reparto di chirurgia toracica dello stesso ospedale, dove alcuni famigliari hanno dato in escandescenza a seguito del decesso di una ragazza durante un intervento.
L’autore dell’episodio è un diciottenne (compirà 19 anni tra pochi mesi), giunto a pronto soccorso per uno stato d’ansia, dove ha iniziato a colpire i sanitari con violenza. Il ragazzo è stato quindi arrestato e portato in carcere con le accuse di lesioni personali a personale esercente la professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale. (Foto da un video girato a Foggia: medici e infermieri barricati in ambulatorio).
Un presidio dell’esercito nell’ospedale pugliese: è la terapia d’urto proposta da Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, a seguito dell’escalation di aggressioni registrare con sempre più frequenza del policlinico. “A Foggia si sente veramente il fatto che lo Stato fa molta fatica ad essere, da un punto di vista della presenza, efficiente. Credo che su Foggia bisognerebbe ragionare anche per la presenza dell’Esercito perché se la Polizia non riesce a garantire un presidio come quello degli Ospedali Riuniti di Foggia, che è un Policlinico Universitario. Credo che le forze dell’ordine devono in qualche maniera essere supportate, affinché lo Stato marchi una presenza forte e ridia un minimo di serenità ai professionisti”. Lo ha detto Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, a proposito dell’aggressione ad alcuni membri del personale sanitario del Policlinico Riuniti di Foggia con calci e pugni dai parenti di una ragazza di 23 anni di Cerignola morta durante un intervento chirurgico.
Nel frattempo i camici bianchi si fermano. Anaao Assomed e Cimo Fesmed hanno infatti proclamato lo stato di agitazione e annunciato una manifestazione unitaria prevista a Foggia, per lunedì 16 settembre. Intanto anche le istituzioni si muovono con la proposta del Daspo sanitario che prevede di estromettere dalla gratuità delle cure per un certo periodo i violenti che aggrediscono i sanitari. In particolare, la proposta è stata ufficializzata con il Disegno di legge che vede come primo firmatario il Senatore Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia) dal titolo “Disposizioni per la tutela della salute in sospensione della gratuità per gli autori di aggressioni contro gli operatori sanitari in occasione di lavoro e di reati contro il patrimonio sanitario”. L’idea è stata promossa dal sindacato dei Medici di medicina generale.