di Claudia Zamorani
— Buongiorno ministra Bernini, lei che dice che è il momento di dire si alla crescita, si alle innovazioni e si alle riforme di sistema. Cominci lei a dare il buon esempio.
Faccia l’unica, vera, grande riforma necessaria.
Renda l’istruzione universitaria pubblica GRATUITA, completamente gratuita, e accessibile a tutti gli studenti e a tutte le studentesse e renda il tanto osannato merito un ascensore sociale davvero alla portata di tutti.
E già che c’è, si ricordi di finanziare di più le università, che siamo fanalini di coda, e gli atenei che sono tirati all’osso e non sanno più come andare avanti se non tagliando la qualità della formazione a spese dei nostre ragazze e dei nostri ragazzi, e inseguendo nervosamente gli studenti regolari e indicatori che sono diventati i veri portatori sani di interesse e di finanziamento pubblico, a causa di un sistema perverso chiamato costo standard per studente che ha finito col trasformare i ragazzi in merce di scambio sul piatto dei bilanci di atenei affamati, al pari di bistecche succulente.
E basta con la demagogia: da una parte si annuncia la rivoluzione che apre la porte al paradiso della medicina e dall’altra si taglia come una mannaia, e la claque attorno che plaude. Ma cosa applaudite? Finanziate l’Universita’ con percentuali dignitose di Pil, invece di briciole che rasentano lo zero virgola.
Firmate la petizione e diffondetela, per una università inclusiva, alla portata di tutti e di tutte. Per un progetto di nuovo futuro.
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