venerdì 1 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

USA / Sondaggi sui delegati degli Stati in bilico: la Pennsylvania sempre decisiva

Per diventare presidente degli Stati Uniti  servono almeno 270 voti elettorali. Considerando la quasi parità dei voti popolari assegnati ai due candidati, si possono fare pronostici sulla base del numero di delegati che ciascun candidato riuscirà a coinquistare negli Stati in bilico che sono sette. (Nella mappa: in rosso le roccaforti repubblicane, in blu quelle democratiche. I swing states sono contrassegnati con il colore marroncino: sono sette e lì si stanno concentrando negli ultimi giorni gli sforzi della propaganda di Kamala Harris e Donald Trump).

Contando gli Stati in cui sono certi di vincere, Harris parte da 225 voti, Trump da 220. Restano 93 voti elettorali a disposizione, quelli che decideranno l’elezione: la Pennsylvania ne assegna 19, la Georgia e la North Carolina 16 ciascuno, il Michigan 15, l’Arizona 11, il Wisconsin 10 e il Nevada 6.

Da qui si possono tracciare due strade che il 5 novembre, martedì, porteranno alla presidenza degli Stati Uniti: una seguendo le indicazioni di RealClearPolitics e una con la mappa delineata da FiveThirtyEight.

Secondo la media dei sondaggi di RealClearPolitics, Trump è avanti di 2,5 punti in Arizona, di 0,5 punti in Nevada, di 0,8 in Pennsylvania, di 1 in North Carolina e di 2,4 in Georgia; Harris ha un margine di 0,2 in Wisconsin e di 0,4 in Michigan. Percentuali molto sotto i margini di errore.

La vicepresidente aggiungerebbe 25 voti elettorali e si fermerebbe a 250 totali, mentre Trump ne otterrebbe 68, arriverebbe a 288 e tornerebbe alla Casa Bianca. Basterebbe la Pennsylvania, però, a capovolgere il risultato.

Secondo l’analisi dei sondaggi effettuata da FiveThirtyEight, invece, Trump è avanti di 2,2 punti in Arizona, di 1,8 in Georgia; di 1,1 in North Carolina, di 0,4 in Pennsylvania, Harris è in vantaggio di 1 in Michigan, di 0,1 in Nevada, di 0,8 in Wisconsin, (anche in questo caso sotto i margini di errore). La vicepresidente democratica guadagnerebbe 31 voti elettorali, fermandosi a 256, mentre Trump ne otterrebbe 62, arrivando comunque oltre la soglia necessaria per essere eletto un’altra volta, a 282 totali. Anche per questa indagine, la Pennsylvania può capovolgere tutto.

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L’ultimo sondaggio, sempre negli Stati in bilico, condotto da New York Times / Siena College assegnava nei primi giorni di ottobre la conquista della Casa Bianca alla candidata democratica per un pugno di delegati. Sarà interessante osservare però, il 5 novembre, di quanto la situazione è mutata negli ultimi giorni della campagna elettorale che entrambi i candidati hanno concentrato, guarda caso, in modo massiccio in Pennsylvania.

 

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