venerdì 1 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

PRESIDENZIALI USA / L’obolo dei miliardari / I sondaggi sui delegati

Centocinquanta tra le più ricche famiglie miliardarie d’America hanno contribuito con la bellezza di 1,9 miliardi di dollari a sostegno dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti e al Congresso. Lo dice un nuovo rapporto di Americans for Tax Fairness. Di questa cifra stratosferica, il 72% è andato a sostegno dei Repubblicani, e solo il 22% è stato speso per i Democratici.

La spesa per le campagne elettorali dei miliardari su questa scala soffoca le voci e le preoccupazioni degli americani comuni. È una delle conseguenze più ovvie e inquietanti della crescita delle fortune dei miliardari, oltre a essere un indicatore primario del crollo del sistema che regola il finanziamento delle campagne elettorali”, ha affermato David Kass, direttore esecutivo dell’ATF .

“Dobbiamo frenare il potere politico delle famiglie miliardarie tassandole meglio e limitando efficacemente le loro donazioni alle campagne elettorali. Finché non faremo entrambe le cose, non possiamo che aspettarci che l’influenza dei super-ricchi sulla nostra politica e sul nostro governo aumenti”.

L’esempio più eclatante di questa distorsione è ovviamente Musk. Il magnate di SpaceX e Tesla ha donato da solo 133 milioni di dollari ad America Pac, un Super Pac da lui creato per supportare Donald Trump. E’ onnipresente sul social, X, con video e spot di dubbio gusto e che spesso veicolano messaggi clamorosamente sbagliati per denigrare Kamala Harris. Ed è arrivato ad offrire, sempre attraverso America Pac, un premio in denaro di 1 milione di dollari al giorno fino al 5 novembre in una sorta di estrazione tra chi si registrava ad una petizione che di fatto faceva campagna per Trump.

Il dipartimento di giustizia ha avvertito Musk che offrire un incentivo monetario agli elettori è illegale e che avrebbe violato la legge. E infatti Larry Krasner, il procuratore distrettuale Dem di Philadelphia, ha intentato la prima azione legale contro Musk, sostenendo che si tratta di una lotteria illegale che viola le leggi statali sulla tutela dei consumatori.

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Malgrado la campagna elettorale di Harris abbia surclassato quella di Trump in materia di raccolta fondi, il rapporto si inverte se si considerano le sole donazioni dei miliardari. È quanto ci fa sapere Bloomberg compilando una lista dettagliata dei magnati e capitani d’industria Usa che hanno deciso di sostenere finanziariamente i candidati alla Casa Bianca.

La classifica di Bloomberg è stata stilata attingendo ai dati di agosto della Federal Election Commission, cui le campagne elettorali sono tenute a denunciare per legge le donazioni, relativi ai soggetti inclusi nel Bloomberg Millionaire Index. In questa classifica non figura Elon Musk, ossia l’uomo più ricco del mondo e un fedele sostenitore del tycoon, perché le sue generose donazioni stimate in almeno 45 milioni di dollari non sono state effettuate direttamente alla campagna di Trump ma a comitati elettorali. Da questo importante serbatoio l’ex presidente ha potuto raccogliere 24,4 milioni che sono il frutto delle donazioni di 13 membri della lista di Bloomberg.

Per converso la campagna di Harris ha un numero più elevato di sostenitori tra i multimiliardari, ossia 20, da cui ha però ricevuto circa la metà di quanto è stato donato a Trump, ossia 12,8 milioni. Il divario colpisce perché è speculare a quello relativo al totale delle donazioni ricevute dalla popolazione americana, che all’inizio di settembre vedeva la vicepresidente detenere una cassaforte di ben 404 milioni con un distacco di oltre 100 milioni rispetto alle disponibilità dell’avversario (295 milioni).

In vetta alla classifica dei donatori di Trump figura Miriam Aderson, azionista di maggioranza di Las Vegas Sands e detentrice di una ricchezza netta di 32,1 miliardi (nella foto premiata da Trump). Aderson ha effettuato due donazioni, una più robusta di 5 milioni al Preserve American PAC, che supporta la rielezione del candidato repubblicano, l’altra di circa 850.000 dollari al Trump 47 Committee.

È donna anche la seconda sostenitrice di The Donald, Diane Endricks, presidente unica proprietaria di ABC Supply, con un patrimonio netto di 12,8 miliardi.Le due donazioni di Endricks sono la fotocopia di quelle di Aderson, una di 5 milioni di dollari a Make America Great Again Inc. e un’altra di 850.000 dollari al Trump 47 Committee. Molto simili le donazioni di Kelcy Warren, presidente e azionista di maggioranza di Energy Transfer che sfoggia una ricchezza netta di 7,1 miliardi. Anche da parte di Warren arrivano 5 milioni a Make America Great Again Inc. e 814.600 dollari al Trump 47 Committee.

Con una ricchezza netta di 30,2 miliardi, l’ex Ceo di Alphabet Eric Schmidt è il più generoso sostenitore di Kamala Harris. I bonifici sono due: uno da 1,6 milioni al Future Forward PAC e uno da 1,16 milioni a beneficio del Biden Victory Fund. Con 930.000 dollari circa versati al Biden Victory Fund, il cofondatore di Meta Plaforms Dustin Moskovitz – ricchezza netta 24,2 miliardi di dollari – si piazza secondo nella classifica dei sostenitori di Harris.

Il  regista Steven Spielberg, con un patrimonio di 9,3 miliardi, ha donato 929.600 dollari al Biden Victory Fund. A breve distanza si colloca l’ex moglie di Steve Jobs e fondatrice di Emerson Collective Laurene Pauwel Jobs. Con una ricchezza netta di 11,1 miliardi ha donato 929.000 dollari al Biden Victory Fund.

Un’altra figura molto esposta nei confronti di Harris è Harry Laufer, vicepresidente di Renaissance Technologies con un patrimonio di 7,8 miliardi. Le donazioni effettuare da Laufer sono tre e ammontano rispettivamente a 500.000 dollari per American Bridge 21st Century, a 1,26 milioni per il Biden Victory Fund e a 420.000 dollari circa per il Biden Action Fund.

Nella classifica di Bloomberg ci sono altre figure e cifre vistose. Troviamo Benny Marcus, il cofondatore di Home Depot, che ha donato alla campagna di Trump quasi 1.250.000 dollari. Quello, sempre a sostegno di Trump, di Andy Beal, fondatore e presidente di Beal Financial, che ha donato più di un milione di dollari, e quello di Harold Hamm, presidente di Continental Resources che ha donato oltre 850.000 dollari.

Tra i sostenitori di Harris troviamo Pat Stryker, azionista di Stryker Corps, che ha donato 1,05 milioni di dollari al Biden Victory Fund, Jon Grey, presidente e Ceo di Blackstone, che ha donato complessivamente alle campagne di Biden e Harris 460.000 dollari, e David Shaw, fondatore di D.E Shaw & Co., che ha donato quasi 300.000 dollar

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