giovedì 14 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

AI DIAMANTI sequestrato un dipinto presentato come proprietà di Sgarbi

Ancora Vittorio Sgarbi, dopo l’opera del Manetti, al centro di opere d’arte ritenute rubate. Stavolta a Ferrara, una delle opere incluse nella mostra “Il Cinquecento a Ferrara” in corso a Palazzo Diamanti è stata sequestrata dai carabinieri tre giorni prima dell’inaugurazione, perché il quadro risulterebbe rubato. A riportare oggi (8 novembre) la notizia è “Il Fatto Quotidiano” secondo quanto emerso da un’inchiesta svolta in collaborazione con la trasmissione di Rai3 Report.

Si tratta del “Compianto su Cristo morto” di Giovanni Battista Benvenuti, detto l’Ortolano (Ferrara, circa 1487 – 1527).  Il dipinto è stato presentato ai Diamanti come proprietà di Vittorio Sgarbi, già indagato dalla procura di Macerata per riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d’arte e appena riconfermato dal sindaco Alan Fabbri presidente della Fondazione Ferrara Arte. Il quadro non è mai stato esposto al pubblico perché, sempre secondo quanto riporta il “Fatto”, il 9 ottobre, tre giorni prima dell’apertura della mostra, è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio e ora si trova a Roma.

L’opera fu rubata nel 1984 vicino a Perugia dalla casa di famiglia di Paganello Spetia, giornalista in pensione e discendente di conti locali, ma ora risulta di proprietà della Fondazione Cavallini-Sgarbi. Interpellato dal “Fatto”, il direttore della Fondazione Pietro di Natale avrebbe confermato l’intervento dei carabinieri e il sequestro dell’opera.

Ma l’inchiesta del Fatto e di Report ha portato alla luce un’altra vicenda legata al critico d’arte ferrarese: la scomparsa, nel 1997 a Rovereto dalla tomba di un giovane morto dieci anni prima in un incidente stradale, della scultura in terracotta “Madre e Figlio”, realizzata nel 1939 da un artista di Volterra, Raffaele Consortini. A distanza di 25 anni dal furto, l’opera ricomparve al museo di Rovereto nella mostra“Giotto e il Novecento” e risulta tra i prestiti che Sgarbi in qualità di collezionista privato concesse al presidente del Mart, ovvero lo stesso Sgarbi, riconfermato anche per questa carica.
Il commento di Sgarbi: “Ho fiducia nei giudici”.

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1 commento

  1. Elena Lamponi
    La storia della statuetta rubata dalla tomba di un ventenne è terrificante . Comunque abbiamo sputtanato anche il Palazzo dei Diamanti e le sue mostre , cosa quasi impensabile . Olè

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