L’Italia si ferma per 4 ore a causa dell’agitazione indetta da Cgil e Uil, mentre la Cisl non aderisce. Sono previste manifestazioni contro la manovra finanziaria in 43 piazze.
Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale di 8 ore per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Una mobilitazione che si articolerà in 43 piazze su tutto il territorio nazionale, indetta per contrastare “le scelte ingiuste e sbagliate del Governo”, a detta dei sindacati. Cortei da Bologna a Napoli, da Pordenone a Palermo.
In mezzo, la precettazione firmata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che “per evitare agli italiani “l’ennesimo venerdì di caos” ha ridotto a 4 ore lo sciopero. Cosa c’è da aspettarsi quindi domani per chi si deve muovere per andare al lavoro, per i pendolari del fine settimana, per i turisti e per chi non sa se potrà mandare a scuola i figli
Oltre Cgil e Uil, hanno deciso di indire lo sciopero e organizzare presidi e manifestazioni anche i sindacati di base: Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas.
Per domani stop previsto per tutti i settori, pubblici e privati. Sono esclusi solo i trasporti ferroviari (che si sono fermati lo scorso fine settimana). Lo sciopero riguarda anche il personale del ministero della Giustizia, il personale sanitario, del trasporto locale, aereo e marittimo.
Il trasporto pubblico locale, dopo la precettazione, prevede il fermo a 4 ore della mattina. L’agitazione nel settore del trasporto pubblico che coinvolgerà autobus, metro, tram, autostrade, aerei. Treni esclusi. A Milano l’agitazione del personale delle linee di superficie e delle metropolitane sarà possibile dalle 9 alle 13 di domani. Anche a Roma Atac informa sulla possibile interruzione del servizio di trasporto pubblico tra le ore 9 e le ore 13. Regolare, invece, fino alle 9 e dalle 13 a fine servizio. Non garantite anche le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24; le corse notturne delle linee 38, 44, 61, 86, 170, 246, 301, 451, 664, 881, 916 e 980 e delle linee 314, 404 e 444 di Autoservizi Troiani/Sap.
In Emilia-Romagna l’azienda di trasporti Tper comunica che “per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero si svolgerà, nel rispetto delle fasce di garanzia, dalle 9 alle 13”. Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti, mentre al al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore. “Lo sciopero riguarderà anche il personale dedicato al Marconi Express, il cui servizio- avverte l’azienda – potrebbe non essere garantito, per effetto dell’astensione dei lavoratori”, sempre dalle 9 alle 13.
I sindacati hanno comunicato che il settore ferroviario è stato escluso dallo sciopero del 29 novembre. I macchinisti quindi lavoreranno, anche se lo sciopero potrà interessare il personale del gestore delle infrastrutture.
In Lombardia, anche se il personale di Trenord non è coinvolto, l’agitazione sindacale potrà comunque causare ritardi e soppressioni sulle linee che transitano su rete Ferrovienord. In particolare, potranno essere interessate le linee regionali e suburbane che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna– da e per Saronno (S3), Seveso/Camnago (S4), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese Nord/Laveno– e la Brescia-Iseo-Edolo. Saranno possibili variazioni anche sul servizio delle linee “miste” che transitano su entrambe le reti, Ferrovienord e Rfi: S1 Saronno-Milano Passante-Lodi, S2 Mariano Comense-Milano Passante-Milano Rogoredo, S9 Saronno-Seregno-Albairate, S12 Cormano Cusano-Milano Passante-Melegnano, S13 Garbagnate-Milano Passante-Pavia. Saranno coinvolti anche i servizi aeroportuali Malpensa Express su Milano Cadorna e Milano Centrale e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona. Per il collegamento con l’Aeroporto di Malpensa, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto T1 (da via Paleocapa, 1) e tra Busto FS e Malpensa Aeroporto T1. Sarà regolare il servizio delle linee che effettuano l’intero tragitto su rete RFI.
La protesta coinvolgerà tutte le altre tipologie di trasporti, da quello locale a quello aereo e marittimo. Ita Airways ha cancellato già 41 voli nazionali, di cui 39 previsti il giorno dello sciopero e due quello seguente. “I passeggeri che hanno prenotato il volor– informa la compagnia aerea sul proprio sito- in caso di cancellazione o di modifica dell’orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo se il volo è stato cancellato o ha subito un ritardo pari o maggiore di 5 ore) entro il 4 dicembre chiamando il numero +39 06 85960020 dall’Italia e dall’estero, oppure contattando l’agenzia di viaggio dovei hanno acquistato il biglietto”»
Previsti anche possibili disagi per l’eventuale chiusura o orario e servizi ridotti nelle scuole di ogni ordine e grado: tutto dipenderà dalle adesioni allo sciopero da parte di docenti, personali delle mense e amministrativi, collaboratori scolastici. La Flc Cgil che ha annunciato l’astensione dal lavoro per l’intera giornata anche di tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali.
Dopo lo sciopero recente del 20 novembre, i professionisti sanitari si fermano ancora domani. I medici che aderiscono a Fp Cgil e Uil hanno fatto sapere che parteciperanno allo sciopero generale del 29 novembre “contro la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato”, hanno dichiarano Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici, Veterinari e Dirigenti Ssn e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil Medici e Veterinari. Coinvolti quindi infermieri, operatori sociosanitari, tecnici sanitari, ostetriche, personale della riabilitazione e amministrativi, gli operatori della dirigenza medica e veterinaria e sanitaria della dirigenza non sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa.