Vento, pioggia e neve in Emilia-Romagna, dove in 24 ore sono stati 350 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per allagamenti, danni d’acqua, alberi e pali pericolanti. Maggiormente colpite le province di Bologna, Reggio Emilia e Modena. La tempesta dell’Immacolata ha colpito anche il Veneto, specialmente tra i territori di Venezia, Padova e Treviso dove si registrano almeno 300 interventi delle squadre per danni d’acqua, alberi caduti e piccoli dissesti.

In entrambe le regioni la situazione è tornata alla normalità nella notte, con qualche eccezione in Emilia-Romagna dove le piogge hanno provocato allagamenti nelle aree di pianura. Sono chiuse, infatti, le tangenziali di Parma e Reggio, in entrambe le direzioni. A Modena sono chiusi alcuni sottopassi, mentre tutti i ponti sono regolarmente aperti. Le piene dei fiumi hanno raggiunto livelli d’attenzione, ma sono ovunque sotto controllo. Sull’area Appenninica è continuato a nevicare anche nella notte con accumuli di alcune decine di centimetri alle quote più elevate.

Nella Penisola, l’ingresso di aria fredda è dovuto a un’improvvisa risalita verso l’Islanda dell’anticiclone delle Azzorre. E questo allungamento dell’alta pressione verso le terre più settentrionali del Vecchio Continente mette in moto le correnti polari che, con  movimento inverso, interesseranno il mare nostrum, dopo aver attraversato il cuore d’Europa. Previste precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, son previste anche in Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

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La tempesta dell’Immacolata, con vento intenso, bufere di neve sulle montagne, pioggia, mareggiate e acqua alta a Venezia, sta flagellando l’Italia da nord a sud, come previsto da giorni dai meteorologi. In molte zone rinvio delle iniziative per l’Immacolata e delle manifestazioni legate all’inizio delle festività natalizie. Maltempo è previsto anche domani, lunedì, con l’allerta gialla in 10 regioni e arancione su parte dell’Emilia Romagna e in Calabria.

L’ingresso dell’aria fredda è dovuto a un’improvvisa risalita verso l’Islanda dell’anticiclone delle Azzorre. E questo allungamento dell’alta pressione verso le terre più settentrionali del Vecchio Continente mette in moto le correnti polari che, con movimento inverso, si riverseranno sul mare nostrum, dopo aver attraversato il cuore dell’Europa. al mattino di lunedì 9 dicembre, il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna, Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

L’irruzione artica (il freddo sarà in quota) si manifesterà come una vera e propria tempesta di vento: oggi soffieranno impetuosi Maestrale, Libeccio e Scirocco, con raffiche intense, localmente superiori ai 100 km/h. Di conseguenza, sono previste anche importanti mareggiate sulle coste esposte, con onde alte fino a 4 metri. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di lunedì 9 dicembre, allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Calabria.

LE PREVISIONI DI SABATO 7 DICEMBRE. Freddo e neve fino a domani in quasi tutta l’Italia. Il maltempo colpirà la penisola fino a domani, domenica. Una breve tregua è prevista da lunedì , quando le temperature si assesteranno. Il weekend dell’Immacolata sarà quindi all’insegna di temperature gelide e con nevicate diffuse, anche a bassa quota.

Il netto calo delle temperatire è dovuto dalle correnti fredde dal Circolo Polare Artico: l’arrivo di un ciclone alimentato da aria polare causerà precipitazioni diffuse, nevicate e tanto freddo, inizialmente al Nord e successivamente nel resto del Paese. Particolarmente colpite dal clima più rigido saranno le Alpi e regioni come Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Domani, 8 dicembre, sarà la volta di Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo. Neve a bassa quota prevista in Emilia Romagna che potrebbe interessare perfino le alte pianure delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Oggi nevica sulle Alpi con accumuli a partire da 400-500 metri.

Domani, domenica 8 dicembre, l’aria fredda sfonderà definitivamente sul bacino del Mediterraneo e sarà allora che sull’Italia si verificheràun’autentica tempesta di venti di Maestrale e Libeccio, con raffiche fino ad oltre 90 chilometri orari. L’ondata di freddo che terrà in ostaggio l’Italia per questo weekend durerà altri 10 giorni, per poi normalizzarsi.

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