di Claudia Zamorani
— Con la condanna in primo grado dell’assessore comunale di Ferrara, Nicola Lodi, abbiamo perso tutti. C’è poco da festeggiare e di cui essere contenti, al contrario.
Confesso di aver provato un certo disagio e finanche imbarazzo nel vedere che c’è chi ha voglia di festeggiare la condanna dell’assessore per il reato (gravissimo, intendiamoci) contro la pubblica amministrazione di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Andiamo oltre però e chiediamoci come sia potuto succedere. E domandiamoci se anche noi possiamo avere contribuito in qualche modo a costruire, quindi a essere responsabili, quell’humus di indifferenza dove prolifica tutto questo smembramento. Così grande che di fronte a una condanna gravissima, pur di primo grado, dall’altra parte si risponde ruggendo a pieni polmoni la propria candidatura a sindaco al prossimo giro di amministrative.
Domandiamoci se possiamo essere responsabili anche noi che non partecipiamo, che non andiamo più a votare, che siamo diventati indifferenti, che non ci informiamo, che non ci indigniamo, che non ci interessiamo più agli altri, alla nostra comunità, che rincorriamo il nostro interesse particolare o al massimo quello del nostro stretto giro.
Noi che ci professiamo apolitici, equidistanti, neutrali, noi che non prendiamo posizione, che se prendiamo una posizione andiamo dove ci conviene, che ammoniamo ‘che qua non si parla e non si fa politica’, come fosse un disonore perchè ormai politica è diventata sinonimo di sopraffazione e malaffare.
Ma Politica, quella vera, nel senso alto e nobile perduto del termine, è un’altra cosa ed è bellissima. Non è rimanere incollati alla poltrona del potere più avanti che si può.
Politica e’ prima di tutto partecipazione.
E’ prendersi cura della comunità in cui viviamo e lavoriamo. Politica è difendere il bene comune, che siamo noi, la scuola dei nostri figli, i parchi delle nostre città, il nostro lavoro.
Ecco, se ci fosse più noi, più partecipazione, più cura della nostra comunità e attenzione per il bene comune, forse ci sarebbero quegli anticorpi necessari per contrastare tutto questo precipizio, e molti altri, che forse non ci sarebbe mai stato.
O, se ci fosse stato, avrebbe forse potuto avere un esito diverso: il nostro.
Partecipiamo.
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Silvia Pazzi
Avete ragione a dire che siamo amministrati da una manica di incapaci. ma io sono una di quelle che ha gioito.
Alfredo Franzoni
Hai ragione. Non c’e’ nulla da festeggiare, anzi.
Mi duole pensare di essere governato da un individuo dal comportamento tanto volgare.
Idem per il sindaco che se lo e’ tenuto vicino tutti questi anni.
Roberto Baldisserotto
Spero che questo pensiero arrivi nelle redazioni dei quotidiani locali e venga pubblicato . Claudia Zamorani ci regala un articolo che scuote, che non permette di rimanere indifferenti. Le sue parole non sono solo una riflessione sulla condanna di Nicola Lodi, ma un monito per ciascuno di noi. Non c’è vittoria in un sistema che crolla, né gioia in una condanna che evidenzia quanto la nostra società abbia fallito nel difendere i suoi valori fondanti.
Claudia ci pone di fronte a uno specchio scomodo: la responsabilità individuale e collettiva. Siamo tutti, nel nostro piccolo, artefici del tessuto sociale in cui viviamo. La sua denuncia non si limita a puntare il dito contro chi ha sbagliato, ma ci chiede di guardare oltre, di fare un passo indietro per riflettere su come l’indifferenza, l’astensionismo, e l’apatia abbiano creato terreno fertile per questo declino.
La sua definizione di Politica come partecipazione, cura, e difesa del bene comune è un richiamo potente a riscoprire la nobiltà di un termine che molti di noi hanno dimenticato o, peggio, lasciato contaminare. Claudia non parla di utopie, ma di impegno concreto: prendersi cura della scuola, dei parchi, del lavoro, della nostra comunità. Un impegno che deve partire da ciascuno di noi.
Queste parole meritano di essere lette, diffuse e meditate da tutti, perché vanno oltre la cronaca e ci invitano a un risveglio civico. Speriamo che i media locali diano voce a questo messaggio, che non è solo un articolo, ma un invito a riscrivere insieme un finale diverso.
Grazie, Claudia, per averci ricordato che il cambiamento parte da noi.
Milva Roversi
Ottima analisi e giusta riflessione 🤗grazie
Monica Biagini
Parole giustissime!
Laddove governano questi individui vi è una grossa responsabilità di chi diserta le urne.
A Ferrara come in Italia
Enrico Baldoni
Monica Biagini l’affluenza al voto non è stata bassa … e’ che in molti li hanno votati…anche con incomprensibile differenza tra voto di lista europeo e voto comunali…, evidentemente alla base c’è questo…oltre beghe partitiche nel l’opposizione…