sabato 18 Gennaio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LA MINISTRA Santanchè a giudizio per falso in bilancio: il 20 marzo a processo

La ministra del turismo nel governo Meloni, Daniela Santanchè, andrà a processo per uno dei filoni del caso Visibilia, il presunto falso in bilancio. La ministra è stata rinviata a giudizio dalla gup Anna Magelli dopo una breve camera di consiglio, preceduta dall’ultimo intervento di uno degli avvocati della difesa. E’ un procedimento per falso in bilancio che riguardava in tutto 17 persone, tra cui il compagno della ministra, Dimitri Kunz, più le tre società del gruppo editoriale: Visibilia Editore, Visibilia Editrice e Visibilia Srl in liquidazione. Santanché aveva lasciato ogni incarico nel 2022, per poi cedere definitivamente le sue quote a dicembre, tramite la vendita del 75% della controllante Athena Pubblicità agli svizzeri di Wip Finance.

Il processo si aprirà il 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano. La giudice ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018 dichiarando in questo caso il non doversi procedere tra gli altri anche per la ministra.

Dall’inchiesta su Visibilia si sono sviluppate MINdiverse inchieste. Il 29 gennaio la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri risponde di truffa aggravata ai danni dell’Inps per la cassa integrazione per i dipendenti nel periodo Covid. La ministra è anche indagata per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice. Liquidazione giudiziale che, a dicembre, ha riguardato anche Bioera, altra società del gruppo, e dunque anche in questo caso ci sono profili di bancarotta al vaglio.

“Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente”, dice la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. “Lei, che quando era all’opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni”.

“Noi insistiamo per le dimissioni immediate della ministra, senza volere anticipare l’esito dei processi penali”. Lo scrive sui social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. “Ma un partito come Fratelli d’Italia – aggiunge – che ogni giorno grida allo scandalo sul periodo Covid e che fa la guerra a persone in difficoltà accusandole di fare i ‘furbetti’ con i sussidi dello Stato, poi tiene al suo posto una ministra che dalle evidenze sin qui emerse avrebbe fatto la ‘furbona’ truffando lo Stato con i fondi Covid? È assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la ministra rimanga lì”.  “Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverti neppure adesso un sussulto di dignità che ti spinga finalmente a tutelare l’immagine e l’onore delle istituzioni?”, conclude Conte. E il compagno di partito Patuanelli rincara:“Pronti a una nuova mozione di sfiducia”.

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