Spiacenti, TikTok non è disponibile in questo momento. Questo il messaggio che i cittadini degli Stati Uniti ricevono appena provano a connettersi all’app cinese. Il giorno del ban dell’app è arrivato dopo che la Corte Suprema statunitense ha confermato la legge che vieta la piattaforma di condivisione video in nome della sicurezza nazionale.
“Una legge che prevede il bando di TikTok è entrata in vigore negli Stati Uniti. Questo significa che non potete usare TikTok per ora. Per fortuna – si legge – il presidente Trump ha detto che troverà con noi una soluzione per rendere nuovamente disponibile TikTok appena si insedierà”, prosegue il messaggio.
Dal messaggio dell’app si evince che la decisione potrebbe essere temporanea, almeno fino all’insediamento di Trump alla Casa Bianca. Il neo Presidente, infatti, dopo un lungo colloquio telefonico con il Presidente cinese Xi Jinping potrebbe attivare una proroga di 90 giorni. Shou Zi Chew, amministratore delegato di TikTok (nella foto), sarà tra gli ospiti d’onore alla cerimonia d’insediamento di domani, lunedì 20 gennaio, a Washington. Nel frattempo anche Apple e Google si sono adeguati togliendo dal loro store la possibilità di scaricare l’app.
Le ripercussioni saranno enormi per i circa 170 milioni di americani che utilizzano TikTok ogni mese. Tra questi, 27 milioni sono creatori di contenuti che guadagnano grazie alla piattaforma (secondo dati diffusi dal Keller Advisory Group e citati dal Corriere della Sera), con oltre 3 milioni di macro influencer che collaborano con i brand attraverso partnership redditizie. Molti creatori stanno già esplorando alternative come RedNote e Lemon8, entrambe piattaforme cinesi.
TUTTO DA GUADAGNARE PER GLI ALTRI BIG DIGITALI
(da primaonline-it) – Oltre alla piattaforma social cinese Xiaohongshu, meglio conosciuta a livello internazionale come RedNote, che si sta preparando all’ondata di nuovi utenti in arrivo con la chiusura di TikTok negli Stati Uniti, si stanno muovendo anche gli altri big digitali.
Da Meta a Youtube, riporta Adnkronos, i competitori Usa già si leccano i baffi all’idea di un mercato di 170 milioni di utenti americani ‘orfani’ di Tik Tok sulla scia del bando confermato dalla Corte suprema Usa. Secondo un articolo del New York Times, Meta, che possiede Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads, insieme a YouTube e ad altre applicazioni di social media di Google, avrebbe tutto da guadagnare da un eventuale bando a TikTok che lascerebbe a bocca asciutta i 170 milioni di utenti mensili.
In privato il colosso tech guidato da Mark Zurckerberg avrebbe già delle indicazioni per prepararsi eventualmente a raccogliere il maggior numero possibile di cosiddetti ‘rifugiati di TikTok’, secondo quanto dichiarato da fonti vicine al caso citate dal quotidiano americano. Ciò include un maggiore impegno nel corteggiare i popolari influencer di TikTok ed eventualmente un’ulteriore modifica di Instagram per rendere alcune funzioni più familiari agli utenti abituali di TikTok. “Instagram è una casa naturale” per i creatori e gli utenti di TikTok, ha dichiarato Richard Kramer, analista finanziario di Arete Research. “Come TikTok, l’app offre acquisti online e un forte coinvolgimento degli utenti”.
YouTube ha anche apportato modifiche alla sua app – in particolare a YouTube shorts, che fornisce agli utenti video verticali veloci – per attirare i creatori di TikTok. A ottobre, inoltre YouTube ha ampliato la durata massima dei video di YouTube shorts a tre minuti, rispetto a uno, per attirare i creatori abituati a TikTok, dove i video possono durare fino a 10 minuti. Inioltre suesta settimana, YouTube ha invitato alcuni creatori che utilizzano la sua app e TikTok a un programma di ‘boot camp’ per YouTube Shopping, per essere operativi sulla piattaforma.