domenica 19 Gennaio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

GAZA / Scambio di ostaggi, cessati i bombardamenti / Ma la Destra avverte Netanyahu: “La guerra deve continuare”

E su Gaza sono cessati i bombardamenti dell’esercito israeliano. Nella Striscia la folla canta e intona slogan e vengono sparati colpi in aria. A migliaia festeggiano l’entrata in vigore della tregua questa mattina, con la folla che sfila lungo le strade unendosi agli sfollati che cominciano a rientrare nella Striscia dopo essere fuggiti durante i 15 mesi di guerra.

I network internazionali rilanciano le prime immagini e raccolgono le prime testimonianze, di gioia ma per molti nella consapevolezza che potrebbero non trovare più nulla tornando là dove una volte c’era la loro casa. “Le nostre case sono state spazzate via, quindi monteremo una tenda e resteremo nel nostro quartiere, così potremo sentire che siamo tornati nel nostro quartiere, nella nostra casa”, afferma Saleem Nabhan citato dalla Bbc.

Scorre intanto la galleria di fotografie della mattinata, con decine di giovani lungo le strade che a bordo di auto, motocicli, furgoni, sventolano bandiere palestinesi, c’è chi mostra sciarpe con la scritta ‘I Love Gaza’. Ci sono famiglie con bambini piccoli, accanto a uomini col volto coperto che imbracciano armi.  Camion con aiuti umanitari e autocisterne stanno entrando a Gaza dal valico di Rafah, che era chiuso da tempo.

Ma sull’accordo di tregua si stagliano le minacce della destra israeliana al governo contraria al cessate il fuoco: “Rovescerò questo governo se l’esercito non tornerà a combattere in modo da permetterci di prendere il controllo dell’intera Striscia di Gaza e a governarla“: questa la dichiarazione del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich (nella foto con Netanyahu), poco dopo l’avvio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che, tra le altre cose, prevede anche l’uscita parziale e graduale delle truppe israeliane.

Come riferisce il Times of Israel, citando un’intervista rilasciata ad Army Radio, Smotrich ha attaccato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, definendolo “debole nella strategia”: “Israele deve occupare Gaza e creare un governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas”.
L’esponente della destra estrema aggiunge: “Se fossi il primo ministro, direi al capo di stato maggiore: ‘Questa è la mia politica; se non la esegui, torni a casa’“.

L’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani ha creato un terremoto nel governo del primo ministro Benjamin Netanyahu che, dalla sua istituzione, è stato definito dagli analisti “il più a destra” della storia. Stamani infatti, in segno di protesta, ha lasciato l’esecutivo il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir. Con lui, lasciano anche altri due ministri: Yitzhak Wasserlauf e Amichai Eliyahu. L’accordo di cessate il fuoco è stato ratificato infatti nella notte tra venerdì e sabato tramite il sì di 24 ministri, e otto contrari.

Ora ci si aspetta che, dopo le dimissioni del leader di Potere ebraico (Otzma Yehudit), lasceranno anche i sei parlamentari del partito nazional-religioso, privando Netanyahu della maggioranza di 61 parlamentari alla Knesset necessaria per governare.
L’estate scorsa, l’allora alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, aveva chiesto all’Unione – senza successo – di spiccare sanzioni contro Smotrich e Ben-Gvir per le frasi pronunciate dai due ministri, in cui incoraggiavano l’affamamento completo della popolazione di Gaza per ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani.

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