venerdì 31 Gennaio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

SAVIANO attacca Giorgia Meloni: “E’ sotto ricatto della mafia libica” – vd

Giorgia Meloni è sotto estorsione. E’ sotto estorsione perché sa benissimo di essere alleata ai cartelli criminali libici. E Giorgia Meloni quindi risponde all’avviso di garanzia aggredendo il procuratore. Per notare come sia un messaggio di intimidazione mascherato come un’informazione che sta dando al Paese, bisogna smontare pezzo a pezzo il suo discorso. Proviamo a farlo”. Lo dice Roberto Saviano in un lungo video pubblicato sul suo canale Youtube.

Vedete, aggiunge, “presenta Francesco Lo Voi come lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini. Francesco Lo Voi ha una storia articolata e molto complessa. È stato uno dei magistrati che ha portato avanti il dibattimento sugli assassini di Pino Puglisi, ha indagato e fatto il processo contro gli esecutori della strage di Capaci, contro Leoluca Bagarella. Ma si guarda bene dal raccontare la storia di un giudice che ha indagato gli assassini di Pino Puglisi o su Capaci o sui capi di cosa nostra. Fa riferimento al fallimentare processo Salvini.

Fa riferimento a un processo, legittimamente svolto, necessario, finito in primo grado con l’assoluzione di Salvini. E lei lo cita così, per associare una suggestione che non c’entra niente con questo caso. Ma andiamo avanti. Ci tiene a dire che le indagini hanno fatto seguito a una denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti. Qual è l’altro trucco qui. Il trucco immediatamente di associare l’avvocato Li Gotti a Romano Prodi. Noto per essere di sinistra, noto per essere stato vicino a Prodi. E, attenzione, dettaglio di non poco valore: avvocato di noti pentiti di mafia.

Essere avvocato di pentiti è una delle cose più pericolose. Ad esempio, la presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno ha difeso, legittimamente, una figura politica Giulio Andreotti. Eppure Giorgia Meloni non ha mai avuto da ridire sul suo ruolo. E’ un trucco. Ma la cosa più sgradevole è che Luigi Li Gotti ha iniziato la sua carriera come militante del Movimento sociale italiano. È stato l’avvocato della famiglia di Oreste Leonardi, il maresciallo che muore accanto ad Aldo Moro. Ha tutelato la famiglia di Luigi Calabresi. Vedete, prendono sempre dei pezzi per manipolare”.
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“E’ il primo ministro- prosegue Saviano- Ha con se l’intero apparato dello Stato… Ma andiamo avanti perché l’orrore non è ancora finito. Giorgia Meloni lascia intendere in maniera neanche troppo velata che la corte dell’Aia spicchi il mandato di cattura proprio quando Almasri è in Italia. Probabilmente è il contrario. Almasri si trova in Europa. Quando si accorge che per lui la situazione è complicata si rifugia in Italia. Sceglie l’Italia come luogo sicuro sapendo che l’Italia è ricattata dalle sue milizie. Sapendo che l’Italia non può che proteggerlo. Attraversa la frontiera, si muove sicuro di sé. Si reca in Italia, questa è una interpretazione, probabilmente perché sa che sta arrivando il mandato di cattura. Arriva il mandato di cattura e cosa fa l’Italia? Lo arresta e lo libera”.

Per Saviano abbiamo “una magistratura sempre più sotto scacco del potere politico di questa estrema destra al governo. Siccome il ministro non ha risposto lo scarceriamo. Ma il ministro poteva rispondere anche il giorno dopo per rispettare la procedura. Hanno trovato un cavillo. Danno la responsabilità alla magistratura ma hanno costruito l’architettura per permettere ad Almasri di scappare”.

Qui, insiste, “c’è poi il capolavoro invece di dire a noi risulta ad oggi che è un dirigente dello stato libico. No – dicono – è un criminale pericoloso e preferiamo liberarlo piuttosto che farlo stare sul nostro territorio. Ma quale territorio? Sta in prigione. In realtà è frutto dell’estorsione a cui questo governo è piegato è sottoposto. ‘Noi abbiamo messo al sicuro il Paese cacciandolo’. Hanno liberato un criminale proteggendolo ricevendo garanzie per questa liberazione. Vedete, ribalta. Vale quello che valeva prima. Non sono ricattabile… È ricattabile. Completamente. Non solo è ricattabile è sotto ricatto ed estorsione. Lei dovrebbe dire: ‘gestisco io i miei ricatti, so come gestirmi l’estorsione’”.

Poi dice “‘Sono invisa a chi non vuole che l’Italia cambi’- continua Saviano-. L’Italia non sta cambiando. Queste alleanze, tra l’altro, sono state fatte anche prima di lei. Sta mentendo come hanno mentito tutti. Non cambia niente. In questo senso davvero c’è equivalenza tra tutti. L’orrore della gestione dei rapporti con la Libia, questo immenso stato criminale, è complicatissimo”.

“Giorgia Meloni è sotto ricatto- conclude Saviano nel video-. E’ sotto estorsione che paga mensilmente con le risorse che vanno alla mafia libica. Giorgia Meloni non sta affatto migliorando l’Italia. Non solo non riesce a mutare nulla ma sta drammaticamente peggiorando e di questo se ne stanno accorgendo tutti. Vediamo se si riuscirà a capire questa storia cosa nasconde. La radice di questa alleanza criminale sin dove arriva”.

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