lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Assicurazione, targa e frecce presto obbligatorie per bici e monopattini

Presto monopattini e biciclette dovranno avere assicurazione, targa e frecce, oltre al casco, già previsto in alcune realtà locali. Matteo Salvini, ministro dei trasporti, lo ha anticipato durante il question time alla Camera. Riforma solo per la sicurezza o anche regalo alle assicurazioni?

Le novità obbligatorie sarano contenute nella riforma del Codice della Strada 2023 in via d’approvazione. Sono previste anche sanzioni più pesanti per la sosta selvaggia e per la guida contromano.

Sulla riforma ci sono però le forti perplessità dell’Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) aderente alla Confindustria che si è schierata contro i nuovi obblighi per le bici, “un autogol” per un settore che in Italia vale più di 3,3 miliardi di eruoa sul proprio sito, l’Associazione si è schierata contro i nuovi obblighi per le biciclette, sostenendo che rappresenteranno un “autogol” per un settore che vale 3,2 miliardi di euro.

“L’Italia è l’unico Paese europeo a introdurre assicurazione, targa, casco e frecce obbligatori”. Ciò scoraggerà l’uso delle biciclette in tutto il Paese, non solo da parte dei nostri cittadini ma anche dei turisti stranieri che scelgono il cicloturismo come alternativa sostenibile e sana per visitare l’Italia. Maggiore sicurezza si ottiene con misure strutturali”

Il nostro Paese – conclude la nota dell’Ancma – ha un grande potenziale di attrazione cicloturistica, ha un mercato che cresce, ed è uno dei primi produttori di biciclette nell’eurozona, ma per come è stata annunciata, questa riforma sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta, che a favore di una maggiore sicurezza sulle strade”.

Quel che l’associazione di Confindustria dimentica di dire è che l’assicurazione obbligatoria per biciclette e monopattini è un regalo, non da poco, che il governo fa alla lobby delle società assicuratrici. Ma una vera riforma non deve comprendere anche l’estensione delle piste ciclabili in tutte le città? Sono sicure e non richiedono ulteriori obblighi dispendiosi a coloro che amano muoversi in bicicletta.

Foto: dal sito Bike Romagna

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