lunedì 10 Febbraio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

L’ADUNATA / A Madrid il rave party della Destra. Salvini: “Bye bye Scholz”

Matteo Salvini è intervenuto dal palco alla manifestazione dell’estrema  destra europea di Madrid, promossa da Vox. Il vicepremier ha scandito in spagnolo il suo “bye bye Scholz”, rivolto al cancelliere tedesco atteso tra due settimane a una difficile prova elettorale.

Il suo intervento all’evento dei Patrioti a Madrid è cominciato tra gli applausi: il ministro dei Trasporti ha ringraziato per l’appoggio durante il processo a suo carico per il caso Open Arms, dal quale è stato assolto. Il leader di Vox Abascal lo ha ringraziato per aver difeso le frontiere dell’Italia e dell’Europa.

Poi Salvini ha parlato della Nato: “Quel genio di Scholz invece di preoccuparsi di salvare” i posti di lavoro in Germania “ha chiesto l’invio delle truppe” Nato “per difendere la Groenlandia”, “spero che gli elettori tedeschi lo accontentino e gli regalino un biglietto di sola andata per andare lui a difendere la Groenlandia”. Salvini si è seduto in prima fila all’evento, accanto a Orban e a Marine Le Pen.

E’ la Germania il primo obiettivo dei sovranisti che vogliono infliggere un  duro colpo all’Unione Europea. In contemporanea a Monaco di Baviera si è svolta un’altra grande manifestazione contro l’estrema destra filonazista: in duecentomila hanno sfilato contro AFD che i sondaggi danno in ascesa (nella foto)

Germania, nuove manifestazioni contro l’estrema destra: in 200mila si riuniscono a Monaco

A due settimane dalle elezioni continuano le manifestazioni contro l’Afd in diverse città tedesche

Una grande sala da duemila posti con illuminazione da discoteca, tra fasci di luce fredda su sfondo blu, 248 giornalisti accreditati e 93 cineoperatori, magliette bianche con la cattedrale dell’Almudena di Madrid e la scritta ‘Hacer Europa grande otra vez’, cappellini, braccialetti con la scritta patriots.eu ma i colori della Spagna (rosso-giallo-rosso). Lo slogan internazionalista ‘Make Europe great again’, rilanciato da Elon Musk ancora ieri, ma con un pizzico di orgoglio nazionalista per il padrone di casa il leader di Vox Santiago Abascal. La kermesse del gruppo dei patrioti, l’ultradestra europea, si è aperta da poco. aSulle sedie per gli ospiti, nella mega-sala dell’hotel Marriot, dove si sono riuniti i rappresentanti degli stati con i partiti che aderiscono alla terza formazione dell’europarlamento, le bandierine dei 13 Paesi.

Questi gli interventi dal palco: Martín Helme (Estonia), Afroditi Latinopoulou (Grecia), Petr Macinka (República Checa), Krzysztof Bosak (Polonia), Geert Wilders (Países Bajos), Matteo Salvini (Italia), Marine Le Pen (Francia) Viktor Orban (Hungría). Chiude i lavori Abascal, presidente dei patrioti. Tra i presenti anche l’austriaco del Fpo Herbert Kickl e l’ex premier della Repubblica Ceca Andrej Babis, il leader del partito portoghese Chega! André Ventura).

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Da tutta Europa a Madrid richiamata da Trump e da Elon Musk per il quale va pazza. L’estrema destra europea dei ‘patrioti’ si appresta a mettere in scena a Madrid, oggi, il primo grande evento da quando il patron di Tesla, Starlink e X, ha rilanciato lo slogan ‘Mega’, Make Europe Great Again, clone del Maga di Trump (‘Make America great Again’) con una ‘chiamata’ alla mobilitazione attraverso un post in inglese: “Popoli d’Europa, unitevi al Mega movement! Make Europe Great Again”, sulla scia della ricetta della coppia Trump-Musk.

“E’ ora di rendere l’Europa di nuovo grande!”, gli ha fatto eco, condividendolo, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini presente al summit sovranista, unico italiano. Una partecipazione al raduno che, letto in chiave interna, ha il sapore di un messaggio non tanto velato alla premier Giorgia Meloni: il vero amico in Europa di Trump sono io, è la Lega.

Non poteva mancare il primo ministro ungherese Viktor Orban, regista dei patrioti che, in un’Europa sempre più polarizzata, rappresentano, con 86 membri, la terza formazione dell’euro-Parlamento. E anche la presidente del Rassemblement national Marine Le Pen, oltre al fondatore del partito della libertà nei Paesi Bassi Geert Wilders in forte ascesa, l’austriaco dell’ultra-destra del Fpo Herbert Kickl incaricato di formare il nuovo esecutivo in Austria e l’ex premier della Repubblica Ceca e leader del partito populista Azione dei Cittadini Insoddisfatti (Ano) Andrej Babis. L’organizzazione stima che all’evento pubblico parteciperanno circa duemila persone, di cui 300 sono membri organici ed eletti di Vox.

Il tutto all’indomani della mancata firma italiana (e ungherese) sulla dichiarazione di forte contrasto alle sanzioni di Trump contro la Corte Penale Internazionale. L’estrema Destra ha calato la maschera e non fa più mistero di voler abbattere la vecchia Unione Europea in nome di un  sovranismo che va a braccetto con il suprematismo trionfante negli Stati Uniti.

Padrone di casa dei ‘Patriots for Europe’ il leader di Vox, Santiago Abascal, rimasto vicino a Giorgia Meloni, dopo aver scelto i patrioti invece che i conservatori di Ecr. Un rapporto da tenere in conto con l’unica premier in carica in Europa ad essere stata invitata all’investitura di Trump, negli Usa dove Abascal ha incontrato anche il presidente argentino Javier Milei.

Rappresentanti di un’Europa sovranista, fieramente cristiano-tradizionalista e identitaria, sostenitori dei muri anti-migranti, nemici giurati della cultura woke e della “ideologia gender” oltreché del Green Deal su cui puntano a mettere una pietra tombale ‘complice’ le marce indietro in atto nel bis della commissione guidata da Ursula Von der Leyen. Alcuni dichiaratamente filo-putiniani (Orban e Kickl in testa), altri con simpatie neo-naziste come l’Afd di Alice Weidel, sponsorizzata dal multi-miliardario Musk come “l’unica speranza per la Germania”, chiamata a votare tra due settimane.

Un entrare a gamba tesa nelle questioni politiche dell’Europa cui il sudafricano emigrato negli Usa ha abituato tutti in questi mesi, attaccando anche i magistrati italiani che non hanno convalidato i fermi dei migranti condotti in Albania (“questi giudici devono andarsene”), costringendo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a difendere la “sovranità” dell’Italia.

Il tentativo del raduno, che ha richiamato a Madrid 200 giornalisti da tutto il mondo, sarà quello di tratteggiare una strategia in vista delle prossime sfide in Europa, presentare le parole d’ordine unitarie del progetto Mega, schivando il rischio che il Make europe great again possa infrangersi sulla necessità di tenuta del consenso interno, dal ‘Make Hungary great again’ al ‘Make Italy great again’. E provando a non rimanere insabbiati se, alla prova dei fatti, gli interessi di Maga saranno smaccatamente divergenti da quelli di Mega (vedi la guerra ancora tutta da scrivere sui dazi).

Commenti molto duri sull’adunata di Madrid sono arrivati da vari gruppi politici dell’Europarlamento. Tra questi, quello di Renew Europe: “Le Pen, Abascal, Orbàn, i trumpiani e chi più ne ha più ne metta: è il Circo Barnum dell’estrema destra a Madrid. Un’adunata di sovranisti, reazionari, razzisti e fenomeni da baraccone, ognuno con le proprie idee nazionaliste in antitesi tra loro e tutti insieme con una sola ricetta comune: distruggere l’Europa”.

E sui social, alcuni messaggi equiparano l’adunata di Madrid a un rave party.

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