Una neonata muore dopo il parto e uno dei medici dell’equipe, tre giorni dopo, si toglie la vita. Sul “caso nel caso”, il parto all’ospedale di Desenzano e il suicidio a Trento, sta indagando la Procura di Brescia. Nel parto è deceduta per ipossia la figlia di una coppia dell’Est europeo. A togliersi la vita il ginecologo presente in sala parto al momento della tragedia. La Procura di Brescia e i Nas che hanno acquisito le cartelle cliniche per cercare di fare luce sul duplice drammatico evento.
Il parto ha avuto un travaglio complicato. La bambina è nata in uno stato di carenza d’ossigeno. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi ed è stato deciso il trasferimento a Brescia, all’ospedale Civile. Ma nonostante il ricovero in Rianimazione pediatrica non si è riusciti a salvare la vita della neonata.
Che il gesto volontario del medico sia legato a quanto avvenuto in sala parto è ancora da accertare, ma le indagini sono state avviate dopo la denuncia dei genitori della neonata morta, una coppia originaria dell’Est. Il ginecologo di 39 anni, residente nel Bresciano, si sarebbe volontariamente gettato da un ponte in Val di Non, nella provincia di Trento. Sul suo corpo nessun biglietto che possa chiarire la decisione di farla finita. Sono quindi due i fascicoli di indagine: uno a Brescia, l’altro a Trento. (foto di repertorio di una sala parto)