I parlamentari di Italia Viva (Renzi) e Azione (Calenda), e due ex ministre che in passato si sono occupate dei problemi dell’infanzia, Elena Bonetti e Mara Carfagna, hanno presentato oggi una proposta di legge con cui si vieta agli under 13 di accedere ai social e che prevede inoltre un meccanismo che rende impossibile accedervi.
L’obbiettivo della legge è proteggere i bambini e coloro che sono in età pre-adolescenziale da un precoce accesso ai social, una delle principali cause dell’aumento dei distrurbi del comportamento e che, come sostengono gli studiosi, è una delle cause principali dell’aumento dei disturbi psicologici e del comportamento emersi negli ultimi anni con l’impetuoso aumento dei dispositivi digitali.
Gli studiosi hanno accertato che oggi l’iscrizione ai social media si è attestata sugli 11 anni, nonostante un divieto, solo formale, di accesso per i ragazzini fissato sotto i 14 anni. Non esistono però i controlli e un undicenne può tranquillamente iscriversi a una piattaforma ricorrendo a dati falsi.
La soluzione proposta dai parlamentari è lo stop ai social fino a 13 anni e il permesso dai 14 ai 15 anni con il consenso dei genitori. L’età andrebbe certificata con meccanismi che che confermino l’esistenza dei requisiti anagrafici: Cie, Spid oppure con l’intervento di un provider privato. Il meccanismo da utilizzare sarebbe esteso anche ai siti a maggior rischio per i minorenni.