di Giangi Franz *
A pochi giorni dal terzo anniversario dello scoppio della guerra, drammaticamente perduta dall’Ucraina e dall’Occidente, servirebbe un grande reset di tutte le sgangherate istituzioni europee, compresi i governi nazionali di molti paesi UE.
Un azzeramento politico ma anche delle tecnocrazie che hanno contribuito a conseguire il disastroso fallimento della guerra alla Russia, compresi i dirigenti dei maggiori media della carta stampata e della televisione.
Non succederà, purtroppo, e dovremo tenerci questa classe dirigente continentale fino alla completa marginalizzazione e distruzione per consunzione di tutta l’architettura comunitaria. Ci costringeranno a prendere in seno alla UE la derelitta Ucraina e questo sarà il nostro colpo di grazia.
Nel frattempo, gli unici tre Paesi che contano, Cina, Russia e Stati Uniti inizieranno una lunga partita a scacchi. Noi saremo la scacchiera anche perché continueremo a rimanere legati agli USA, che la guerra l’hanno persa alla grande, Trump compreso, sebbene stia facendo di tutto per far ricadere la responsabilità della sconfitta su Biden e sulle cricche dei liberal-democratici.
La Russia otterrà tutto ciò che voleva fin dall’inizio e poi, con calma, si dedicherà a regolare i conti con i Baltici, che un prezzo lo dovranno pagare pure loro per la stupidità di cui hanno dato prova. Potrà farlo perché la NATO già non esiste più, non ha armi, non ha soldi a sufficienza, non ha tempo e l’Europa non sarà mai in grado di colmare il gap tecnologico e militare che la divide da Russi e Statunitensi, malgrado quel che Draghi, senza alcuna carica istituzionale, va in giro rivolgendosi urbi et orbi.
Abbiamo tagliato i ponti sia con la Russia che con la Cina, Paesi che non ci hanno fatto nulla di male. Gli Stati Uniti, che ci hanno fatto molto del bene subito dopo la seconda guerra mondiale, ci terranno al guinzaglio come stupidì chihuahua fastidiosi e logorroici. Ma ci faranno pagare tutti i loro conti. E noi pagheremo, pagheremo tutto almeno fino a quando resterà al potere gente come la von der Leyen, Macron, Mattarella, il duo Meloni/Schlein, Starmer e Sanchez, Lagarde, Draghi.
Saranno anni dolorosi. E anche pericolosi. Perché è in questi frangenti che si fanno largo le idee e le leadership più rischiose. Quelle che attueranno il grande reset. La prima vittima sarà proprio la UE.
* Dipartimento di Scienze Ambientali – Università di Ferrara
Eva Sassi Croce
Uno dei piu grandj mali di tutti i tempi, è dato dal fatto che i potenti, troppo spesso, in un modo o nell’altro la fanno sempre franca. Se sei amministratore delegato della super impresa ti licenziano con una buona uscita da vivere da nababbo per il reeto della tua vita, invece che con una pensione minima. Se sei un politico continui a comandare…eh li abbiamo votati democraticamente, si dice. Il 95% di chi ha il diritto di votare, non sa cosa sia la Democrazia, laureati e non, questa la tragedia!
Valentina Vassallo
Prof grazie per una spiegazione xoai chiara e semplice . Leggo continuamente sull argomento ma a volte mi.perdo . Grazie