STAMPA USA / Bezos impone la censura al WP con il “pacco” del libero mercato

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Jeff Bezos, fondatore di Amazon e proprietario del Washington Post, ha annunciato un cambio di rotta nella linea editoriale del quotidiano, considerato prima dell’avvento di Trump e dei nuovi tecno-oligarchi, tra i più prestigiosi al mondo. considerato. Ciò ha provocato tensioni con la redazione e soprattutto sconcerto tra i lettori riassumibile in un calo degli abbonamenti. Con una mail inviata allo staff, il multimiliardario ha dichiarato che la pagina degli editoriali sosterrà ogni giorno i principi delle libertà individuali e del libero mercato. In altre parole ha imposta la censura camuffandola con l’eterno “pacco” del libero mercato. Questa decisione ha portato alle dimissioni di David Shipley, responsabile della sezione, che ha preferito lasciare l’incarico piuttosto che adeguarsi al nuovo indirizzo imposto dall’editore.

Bezos ha sottolineato che la nuova linea editoriale non impedirà di trattare altri argomenti, ma ha chiarito che punti di vista contrari a questi pilastri verranno lasciati ad altri organi di stampa. Ha inoltre ribadito la sua convinzione che la libertà economica sia una delle principali forze trainanti della prosperità americana, elogiandone gli effetti etici e pratici.La presa di posizione ha subito scatenato reazioni, tra cui il plauso di Elon Musk, che su X ha scritto: “Bravo Jeff Bezos!”.

La decisione di Bezos arriva in un contesto di tensioni già esistenti tra la dirigenza del Washington Post e la redazione. Già in passato, la scelta di Will Lewis come CEO aveva generato malcontento, così come la decisione dell’editore di bloccare l’endorsement per Kamala Harris prima delle elezioni presidenziali. Questi eventi hanno causato l’uscita di diversi giornalisti e un calo negli abbonamenti, alimentando il dibattito su un’eccessiva interferenza nella gestione editoriale. Poi il rifiuto di pubblicare una vignetta di satira con Bezos protagonista.

Oltre 400 dipendenti hanno firmato una lettera di protesta, denunciando come le scelte aziendali stiano minando la credibilità dell’istituzione. Il passo indietro di David Shipley rappresenta l’ultimo capitolo di questa crisi interna, segnalando una frattura sempre più profonda tra l’editore e la redazione. Bezos ha ribadito di rispettare la decisione di Shipley, sostenendo di avergli chiesto di sposare al 100% il cambiamento o di lasciare l’incarico.

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