Nel tribunale di San Isidro a Buenos Aires, sono sette gli indagati, Maradona morì durante la convalescenza in una residenza a Tigre, dopo un intervento neurochirurgico per un ematoma alla testa. Medici e paramedici a cui era stato affidato il campione dopo l’operazione al cervello, sono accusati di omicidio, con dolo eventuale, perché vi sarebbe stata negligenza nelle cure per un ammalato molto complesso, cardiopatico, con una storia alle spalle di droga e alcolismo.
Alla sbarra il neurochirurgo Leopoldo Luque, in quel periodo era il medico più vicino a Maradona; la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz, la coordinatrice sanitaria Nancy Edith Forlini, il coordinatore degli infermieri Mariano Ariel Perroni, il medico Pedro Pablo Di Spagna e l’infermiere Ricardo Almiron. Gisela Dahiana Madrid, infermiera, sarà sottoposta a un processo con giuria come richiesto dalla sua difesa e secondo quanto autorizzato dal tribunale.”

