In parallelo, preoccupa l’aumento dei casi di stalking, che nel 2024 hanno raggiunto il numero più alto dal 2019. Gli atti persecutori hanno registrato un incremento del 4%, con 20.289 casi denunciati. Ancora più significativo l’aumento delle segnalazioni nei confronti dei presunti autori, cresciute del 12% rispetto al 2023. Anche in questo caso, la maggior parte delle vittime è di sesso femminile, con una percentuale che si attesta intorno al 75%.
I dati relativi ai maltrattamenti in famiglia e contro i conviventi raccontano una realtà drammatica. Il 2024 ha registrato i numeri più alti degli ultimi cinque anni, con un aumento dell’11% dei reati rispetto all’anno precedente e un incremento del 17% nelle segnalazioni ai danni dei presunti responsabili. L’81% delle vittime sono donne, una conferma di come la violenza domestica rimanga un problema diffuso e radicato.
Tra i reati introdotti dal Codice Rosso, anche il revenge porn mostra una crescita preoccupante. Dopo una battuta d’arresto nel 2022, il fenomeno ha ripreso a espandersi: nel 2024, i casi di diffusione illecita di immagini intime sono aumentati del 6%, mentre le segnalazioni nei confronti dei presunti autori hanno fatto segnare un inquietante +18%.
L’incremento di questi reati sentinella dimostra che la lotta contro la violenza di genere è ancora lontana dall’essere vinta. L’azione delle forze dell’ordine si sta intensificando, con un aumento delle denunce e delle segnalazioni, ma il problema rimane strutturale e necessita di interventi mirati, prevenzione e sensibilizzazione. I dati parlano chiaro: la violenza sulle donne è un’emergenza sociale che non può più essere ignorata.
Inoltre, nel 2024, rispetto al 2023, sono quasi raddoppiati gli ammonimenti del questore (+94%) e più che triplicati gli allontanamenti del maltrattante dalla casa famigliare (+224%) che passano da 399 a 1.294.