sabato 26 Aprile 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LA STRETTA su manifestazioni e proteste. Piu’ poteri ai servizi segreti

Sono già in  vigore le nuove norme del decreto sicurezza, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e firmato dal capo dello Stato. Il decreto, previsto all’inizio come disegno di legge, è stato modificato dal governo il 4 aprile per accelerarne l’approvazione.  Le nuove regole vanno dalle maggiori tutele degli agenti a una maggiore stretta sulle manifestazioni. (Nella foto di repertorio una manifestazione No Tav)

LE NOVITA’

PIU’ TUTELE AGLI AGENTI. Viene introdotta un’aggravante per chi commette i reati di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale: se il fatto è commesso nei confronti un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza è previsto l’aumento di pena fino alla metà. Inoltre, è prevista un’ulteriore aggravante se gli atti violenti sono commessi per impedire la realizzazione di un’infrastruttura. La norma è stata già ribattezzata norma “anti No Ponte o No Tav” ), ma nel testo viene specificato che le infrastrutture sono quelle “destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici”. Inoltre, viene introdotto il reato di lesioni personali a un ufficiale o agente “nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni”.

BLOCCO STRADALE.  Diventa un reato, punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro. Se il blocco avviene durante una manifestazione e da parte di più persone, la reclusione può salire fino a 6 anni. Viene prevista inoltre, l’aggravante per chi  deturpa un bene (mobile o immobile) che è adibito a funzioni pubbliche: carcere fino a un anno e mezzo e multa fino a 3mila euro, che salgono a tre anni e 12mila euro in caso di recidiva.

CARCERI. Il decreto istituisce il reato di “rivolta all’interno di un istituto penitenziario”, che punisce chi promuove, organizza o partecipa a rivolte che coinvolgono tre o più persone all’interno di un carcere. La rivolta non deve per forza consistere in atti di violenza o minaccia e tentativi di evasione, ma sarà punita pure la resistenza, anche passiva, se impedisce il mantenimento dell’ordine e della sicurezza. È previsto un aumento della pena se il reato è commesso con armi o se si incorre in lesioni personali o la morte. Le stesse regole si applicheranno anche ai centri di trattenimento per migranti.

SIM AI MIGRANTI. Per vendere schede Sim ai migranti extra-Ue non servirà più, come prevedeva il ddl, esibire anche un titolo si soggiorno valido, ma basterà fornire un documento di riconoscimento. I negozianti rischiano di vedersi chiusa l’attività fino a 30 giorni, mentre chi commette il reato di sostituzione di persona per ottenere la sim rischia di essere punito con il divieto di possedere un contratto telefonico per due anni.

CONTRASTO DEL TERRORISMO. Viene introdotto il reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo, che punisce con il carcere fino a sei anni chi si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione e l’uso di congegni bellici micidiali, armi, sostanze chimiche o batteriologiche per compiere atti terroristici. Pene più severe inoltre, per chi distribuisce, diffonde o pubblicizza con qualsiasi mezzo materiale tali istruzioni.

PIU’ POTERI AI SERVIZI SEGRETI. Avranno più poteri anche se in una versione più ‘soft’ di quanto previsto inizialmente dal decreto. Le amministrazioni pubbliche infatti, non saranno obbligate a collaborare con gli 007,  ma potranno decidere se farlo e comunque tutelando la privacy dei cittadini. Restano invece, le tutele previste per gli agenti che nell’esercizio della loro funzione partecipano a organizzazioni terroristiche e commettono reati al loro interno.

CANNABIS VIETATA. Scatta il divieto di importare, cedere, lavorare, commerciare e spedire le infiorescenze della canapa coltivata, la cosiddetta cannabis light. Non ci sarà differenza tra cannabis light e normale, con pene fino a 6 anni di carcere e multe fino a 77mila euro. Il divieto non si applica alla produzione agricola di semi entro certi limiti che saranno definiti da un decreto del ministero della Salute.

DETENUTE INCINTE. Non sarà più obbligatorio il differimento della pena per le detenute incinte o madri con gli di età inferiore a un anno. Sarà il giudice a valutare caso per caso se eseguire immediatamente la pena o se posticiparne l’esecuzione fino alla nascita del bambino (se incinta) o fino al compimento di un certo anno di età del bambino.

BODYCAM SULLE DIVISE. Gli agenti potranno chiedere di indossare bodycam sulle divise, ovvero i dispositivi di videosorveglianza che consentono di registrare l’attività svolta durante il servizio esterno, o nei luoghi in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale. Finora non era previsto l’uso di bodycam in servizio. Gli agenti inoltre, potranno detenere armi private (oltre alla pistola di ordinanza) anche quando non sono in servizio e non servirà licenza.

NUOVE TUTELE. Ci sono nuove tutele legali per i membri delle forze di polizia,  forze armate e i Vigili del fuoco indagati per fatti connessi alle attività di servizio. In tali circostanze sarà lo Stato a coprire le spese legali, fino a 10mila euro, per ogni fase del procedimento. È prevista la rivalsa (cioè lo Stato potrà chiedere i soldi indietro) solo in caso di condanna del poliziotto o del militare, colpevole con dolo o con grave negligenza. Non ci sarà invece, nei casi di prescrizione del reato, archiviazione o non luogo a procedere.

STOP DELLA POLSTRADA. Diventano più dure le sanzioni per chi non si ferma allo stop della polizia stradale e in generale, per chi viola le prescrizioni e gli obblighi degli agenti, con la sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni in caso di recidiva.

OCCUPAZIONE DEGLI IMMOBILI. Il decreto introduce il reato di occupazione abusiva degli immobili, che è punito con il carcere da due a sette anni. La nuova fattispecie punta a contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive e prevede una procedura accelerata per il reintegro nel possesso dell’immobile occupato, se quella risulta l’unica abitazione di chi denuncia.

ANZIANI. Novità su borseggi e truffe. Viene prevista l’ipotesi di truffa aggravata nei confronti di anziani. Il reato è punto da due a sei anni e con una multa da 700 a 3mila euro e l’arresto in flagranza.

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