domenica 27 Aprile 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BOARA / Il cane abbaia: colpisce con la fiocina il cugino e tenta di uccidersi

Drammatico 25 Aprile a Boara, frazione di Ferrara. Un uomo ha ferito in modo grave il vicino di casa, cugino, colpendolo all’addome con una grossa fiocina dandosi poi alla fuga tentando anche di uccidersi con dei farmaci. E’ stato rintracciato dai carabinieri a Malborghetto.  Motivo dell’aggressione: il continuo abbaiare del cane lupo. Il ferito è un 60enne ferrarese, ora ricoverato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita ma le sue condizioni sono gravi. Con lui all’ospedale anche la moglie, ferita in maniera lieve al volto da un altro dardo che avrebbe potuto provocarle danni letali.

I fatti sono avvenuti nel vialetto interno di un gruppo di case di via Copparo: all’origine dell’aggressione ci sarebbero screzi, forse legati a un cane che abbaiava troppo e da tempo all’origine degli screzi e dei litigi. L’uomo, ex promoter finanziario, avrebbe avuto già problemi con la giustizia connessi al suo lavoro. Poche settimane fa la moglie era morta. I vicini di casa lo conoscevano solo di vista.

Sembra che tra le due famiglie vi siano legami di parentela. Certi invece i pessimi rapporti, con anni di incomprensioni e litigi. Fino a questo episodio di estrema violenza: dopo aver scambiato alcune parole dalla finestra, l’aggressore, sulla sessantina, ha imbracciato il fucile subacqueo  e scagliato un colpo che ha centrato il 60enne. Poi il dardo destinato alla moglie della vittima e la fuga. I carabinieri lo hanno trovato in poco tempo a pochi chilometri di distanza e posto in stato di fermo.

L’aggressore è il marito della cugina dell’uomo ferito, ora ricoverato al Maggiore in gravi condizioni. Pare confermato il fatto che a scatenare i litigi e il tentativo di omicidio sia stato un motivo a dir poco futile: il continuo abbaiare del cane. “L’aggressore non sopportava Logan, il pastore belga dell’insegnante in pensione e così scoppiavano le liti. Una molto accesa l’estate scorsa, poi qualche diverbio sempre legato al cane. Ma nessuno avrebbe mai creduto a questo incredibile epilogo”, sottolinea un anziano, anche lui residente in quel grappolo di villette di colore giallo a Boara.

“Nessuno sa come si chiama perché non dava confidenza”. Così parla un vicino di casa dell’aggressore sentito da un cronista del Resto del Carlino Ferrara. “Una volta gli affari gli andavano bene – aggiunge – girava con una Lamborghini. Ma è successo tanto tempo fa: ultimamente aveva una Land Rover, che aveva problemi al motore e mi ha detto che se n’era dovuto disfare. Usava la Clio del figlio”.

Il testimone racconta che dopo il doppio tentativo di omicidio ha visto uscire il figlio con l’auto, ma dentro non c’era il padre. A meno che non si sia abbassato per non farsi vedere. Comunque, c’è un’unica strada per uscire da questo gruppo di case. Anche se fosse scappato a piedi lo avrei visto”. Un altro vicino racconta che “il fucile subacqueo era enorme: avrebbe potuto uccidere uno squalo”.

 

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