Una morte attribuita in un primo momento all’abuso di alcol, poi – esclusa questa pista – la scoperta dello scenario di una morte violenta. Al quartiere Barca di Bologna è morto all’ospedale Maggiore nella notte tra venerdì e sabato il 19enne Eddine Essefi, fatto cadere a terra dal motorino da due giovani e poi ammazzato di botte. Due gli indagati per omicidio preterintenzionale: un italiano e uno straniero, più grandi della vittima.
Gli investigatori ora puntano sull’ipotesi di una colluttazione degenerata per futili motivi. Secondo una prima ricostruzione, Essefi sarebbe stato aggredito da altri due ragazzi: prima colpito fisicamente, poi urtato con un motorino, cadendo rovinosamente a terra e battendo violentemente la testa.
Determinanti le dichiarazioni rilasciate dalla fidanzata della vittima, presente sia al momento dell’aggressione sia nelle ore precedenti al decesso. Sarebbe stata proprio lei a riferire agli inquirenti che Eddine sarebbe stato “picchiato e investito” nel corso di un litigio degenerato in violenza. L’autopsia, già disposta, sarà fondamentale per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e le cause che hanno provocato il decesso.
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale e sono in corso accertamenti per identificare tutti i protagonisti della rissa. Non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime ore, anche attraverso l’analisi delle immagini di eventuali telecamere di sorveglianza presenti nella zona.