Il Comitato tecnico che deve individuare i Lep, vale a dire i livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale in funzione del nuovo regime di autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli – ha accusato quattro dimissioni di peso. Sono quelle di Giuliano Amato, Franco Bassanini, Franco Gallo e Alessandro Pajino, non esperti qualsiasi ma ex presidenti della Consulta, Amato e Gallo, del Consiglio di Stato, Pajino, ed ex ministri, Bassanini.
In una lettera inviata al presidente del Comitato, Sabino Cassese (nella foto con il ministro Roberto Calderoli) i quattro hanno scritto di essere “costretti a prendere atto che non ci sono più le condizioni per una nostra partecipazione ai lavori“. A far precipitare la situazione nel Comitato tecnico ci sarebbe stata la valutazione dei costi per attuare l’autonomia regionale. Troppo alti.
L’opposizione va subito all’attacco del disegno di legge dl Calderoli, definito un progetto che sta naufragando” e che in maniera evidente aumenterà il solco delle disuguaglianze nel Paese. “Cos’altro deve accadere ancora affinché si fermino? – dichiara all’Agenzia Dire il responsabile Sud del Pd, Marco Sarracino – lo sviluppo di tutto il Paese passa invece per una forte crescita del Mezzogiorno, che con questo disegno rischia però di essere abbandonato a sé stesso”.
“Anche sulla scorta delle obiezioni mosse dai quattro componenti dimissionari, noi continueremo ad opporci, con l’obiettivo di costruire un fronte largo non solo delle forze politiche d’opposizione ma anche con tutti quei mondi della cultura, della scuola, dell’università, del sindacato, dell’impresa, che hanno a cuore la coesione e l’unità nazionale”.