Al centrodestra il salario minimo legale a 9 euro lordi all’ora non va proprio giù. In parlamento, alla Commissione Lavoro della Camera, ha proposto infatti un emendamento che sopprime la proposta di legge unitaria presentata dalle opposizioni di centrosinistra.
Se approvato, la proposta di legge di tutta l’opposizione approderebbe comunque in Aula ma con il mandato contrario al relatore. Il testo è in calendario per la discussione generale alla Camera il 28 luglio e a quel punto andrebbe espresso comunque un voto per un eventuale rinvio in commissione o una sospensiva.
Non sono mancate le reazioni. “Sul salario minimo la destra ha gettato la maschera. Nessuna controproposta, nessuna ricerca di un punto di incontro con le opposizioni. Un no puro e semplice. Pregiudiziale. Ideologico. Uno schiaffo in faccia a tre milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati e sfruttati”. ha scritto il responsabile economico del Pd Antonio Misiani.
Forti critiche anche da Giuseppe Conte: “Il centrodestra di Giorgia Meloni si è precipitato a presentare in Commissione Lavoro un emendamento per bocciare la nostra proposta di salario minimo che migliorerebbe gli stipendi di quasi 4 milioni di lavoratori. Uno schiaffo a giovani, donne e uomini che non arrivano a fine mese. Non hanno fatto ancora nulla, invece, per cancellare la vergognosa decisione dello scorso 5 luglio di ripristinare i vitalizi in Senato. Vi è chiaro? Salario minimo no, vitalizi massimi sì” ha scritto l’ex premier e presidente dei Cinque Stelle.
“La destra non vuole discutere il salario minimo. Addirittura presenta un emendamento soppressivo che elimina tutta la proposta delle opposizioni. Fuggono dal merito: una dimostrazione di totale cinismo politico” rincara la dose il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
“Non ce n’era bisogno perché lo sapevamo già ma l’emendamento depositato alla Camera dal centrodestra certifica che la destra italiana è contro la dignità del lavoro e contro i poveri” è il commento del presidente dei senatori Pd, Francesco Boccia.
“Nel Paese dove i salari sono al palo, l’emendamento della destra per sopprimere la proposta sul salario minimo è uno schiaffo in faccia a chi non ce la fa” twitta la vicepresidente del Partito Democratico, Chiara Gribaudo. “La destra e Meloni – aggiunge – fanno una scelta di campo: no ideologico alle tutele per i lavoratori, sì alle ingiustizie”.