Twitter continua a dare pensieri al suo proprietario, il miliardario Elon Musk, il quale ha ammesso di essere a corto di fondi a causa del calo della pubblicità e un forte carico di debiti. Ha tra l’altro detto che “prima di concederci il lusso di qualsiasi altra cosa dobbiamo tornare a un flusso di entrate in positivo”, ha scritto rispondendo in questo modo ad alcuni messaggi che gli consigliavano di ricapitalizzare la società. Ad aprile aveva reso noto che la pubblicità era tornata sul suo social media.
Secondo quanto scrive il New York Times, tra le ragioni del crollo ci sarebbe l’aumento dei discorsi di odio e della pornografia che spingerebbe gli inserzionisti a mantenere le distanze dal social.
Dopo aver licenziato migliaia di dipendenti e tagliato le spese per vari servizi, Musk ha dichiarato che la società ha ridotto le spese non legate al debito a 1,5 miliardi di dollari, rispetto ai 4,5 miliardi previsti nel piano del 2023.
Twitter deve inoltre far fronte al pagamento di interessi annuali per circa 1,5 miliardi di dollari a causa del debito contratto con l’operazione da 44 miliardi di dollari per l’acquisizione di Twitter e che ha costretto Musk a vendere miliardi di dollari delle sue azioni Tesla per finanziare l’affare.