lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

I due miliardari annoiati: “Il governo italiano ci ha dato l’ok per fare a botte”

Siamo alla pagliacciata di due miliardari, ma idioti, che vogliono fare a botte in diretta sui social. Milioni e milioni di clic e relativi incassi. Sono tra i più ricchi al mondo, sono egocentrici, sono tutto ciò che la superficialità dei nostri tempi richiede per essere in vetrina, ammirati come un abito e una borsa di Hermes.

Mark Zuckerberg è il fondatore di Facebook, ha 39 anni, non sa dove mettere i soldi e, presumo, si annoia tanto. L’altro è Elon Musk, sudafricano naturalizzato americano, fondatore di Tesla. Anch’egli non sa dove mettere i soldi e quindi, presumo ancora, si annoia. Entrambi vogliono épater le bourgeois.

 Nel nostro caso non stupire i borghesi, classe sociale oggi quasi del tutto scomparsa o quantomeno messa molto in disparte, ma i borghesucci, i piccoli uomini che si accontentano di osservare quel che fanno i cosiddetti uomini importanti quando per arrivare a sera passano il tempo a studiare eventi che possano attirare l’interesse di coloro che abbiamo chiamato borghesucci. Useremo però un’altra parola, molto padana, ma egualmente efficace: boccaloni. Coloro che, come certi grandi pesci di fiume,  si stupiscono di tutto, sempre a bocca aperta anche davanti a situazioni senza alcun significato, le cosidette situazioni stupide.

Avviene che Zuckerber e Musk siano appassionati di arti marziali e, con un colpo di genio, hanno deciso di sfidarsi in un combattimento. Insomma, vogliono fare a botte per vedere chi è più forte, non soltanto nel patrimonio, roba che per entrambi arriva a centinaia di miliardi di dollari. Il luogo scelto sarebbe stato in un primo momento il Colosseo, cosa subito esclusa, però, dal governo.

Anche perché, si ironizza sulla Rete, seguendo la tradizione dell’antica Roma, il perdente rischiava di essere eliminato se questa sarebbe stata la volontà del pubblico e dell’imperatore del momento. Musk dice di averne parlato con il ministro della nostra Cultura, tale Sangiuliano, il quale ha reso noto che i due miliardari vogliono destinare una grossa somma in favore di due ospedali pediatrici italiani. La sede dello scontro potrebbe essere Pompei, oppure l’Arena di Verona. Non Roma, comunque. Musk dice anche di averne parlato con Giorgia Meloni d’accordo “su un sito epico legato all’antica Roma”.

Per questa pagliacciata si sono levate parecchie critiche, perfino da Gasparri. L’eccezione è Sgarbi, al quale andare controcorrente e sempre a favore di chi ha denaro e potere non che è una sua consuetudine. Calenda: “l patrimonio culturale italiano viene messo a disposizione a due persone che vogliono darsele come due adolescenti idioti”.  Il Pd, per bocca di Orfini: “Per il ministro Sangiuliano la pagliacciata di due miliardari è uno strumento di promozione del nostro patrimonio culturale”. Per  Irene Manzi, Pd, si tratta di “un’epica pagliacciata tra due miliardari annoiati”.

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