giovedì 28 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IL TEMPO / Allerta meteo: sull’Italia in arrivo piccoli uragani dal Mediterraneo

I nubifragi hanno sferzato il Nord, con allagamenti a Genova, anche la stazione invasa dall’acqua. Allerta anche in Toscana, fino alle 18. Dopo i violenti temporali di Torino e Milano il maltempo si estende al Centro Italia. A Genova allagata la stazione. In Sardegna, danni nell’Oristanese: blackout in diversi comuni. Neve al Sestriere.

Le previsioni del tempo non invitano all’ottimismo, almeno per coloro che sperano in un’estate ancora al caldo e con il sole, o per chi teme effetti devastanti sul territorio. Vengono annunciati, infatti, fulmini, temporali, raffiche di vento e grandinate, soprattutto al Nord. Allerta rossa in Lombardia e arancione in Friuli, Liguria, Bolzano, Piemonte, parte della Toscana e sul Veneto. Allerta giallo su Abruzzo, Campania, parte dell’Emilia-Romagna, resto di Toscana, Veneto e Piemonte, su Lazio, parte del Molise, Provincia di Trento, su ampi settori della Sardegna, in Umbria e sulla Valle d’Aosta.

Che dicono gli esperti? Sono gli effetti del passaggio del ciclone Poppea che ieri ha investito la Liguria dopo aver raggiunto il mare bollente della regione (30°C di temperatura) nella tarda serata di domenica e che nelle prossime ore diventa un “Medicane” (“mediterranean + “hurricane) e indica tempeste con venti forti e nubifragi. Sono “uragani mediterranei” con un diametro massimo di 100 chilometri.

Il ciclone Poppea, di origine extratropicale, arriva dal Nord Europa, incontra acque molto calde e potrebbe assumere sul Mediterraneo caratteristiche simil-tropicali e quindi di uragano.

Noti anche come TLC Tropical Like Cyclones (cicloni simil tropicali), i medicanes sono intensi sistemi di bassa pressione con struttura simile ai cicloni tropicali. Sono caratterizzati da un “occhio del ciclone” al centro, una zona priva di nubi attorno alla quale ruotano bande di nuvolosità convettiva, con temporali e forti venti a circolazione ciclonica, dunque nel nostro emisfero in senso antiorario. Si muovono sul mare e perdono energia se raggiungono la terraferma, sempre accompagnati da fenomeni intensi come vento impetuoso e piogge torrenziali.

La dinamica di formazione è diversa però dagli uragani veri e propri tipici dei tropici, soprattutto per l’estensione inferiore del Mar Mediterraneo. Il nostro mare, inoltre raramente raggiunge temperature alte come i tropici, oltre i 27°C. E anche quando accade, il riscaldamento riguarda principalmente la superficie e non uno strato di almeno 50 metri come ai tropici.

Su tutte le zone e città in cui scoppierà un forte temporale potrà esserci il rischio di una forte grandinata e violente raffiche di vento. Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige (oggi), Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria e Lazio (nelle giornate oggi e domani) sono le regioni più a rischio di grandine grossa.

L’aria fresca che alimenterà il ciclone farà crollare le temperature che rispetto a qualche giorno fa potranno perdere anche 15-20°C. Tornerà anche la neve sulle Alpi. Dopo tornerà l’alta pressione, a garanzia di un periodo più stabile, soleggiato ma con caldo gradevole.

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