Agosto è stato il mese dei rincari e delle speculazioni ai danni delle famiglie e dei turisti. La conferma arriva dall’elaborazione dei dati dell’Istat fatta da Assoutenti (sito) l’ente del Terzo Settore che studia l’andamento dei prezzi e delle tariffe. Ma anche il mAese di settembre porterà con sè problemi e aumenti. Intanto, si conferma il caro-rientro dalle ferie estive, con i carburanti che nell’ultima settimana hanno registrato nuovi rialzi. E’ il commento ai dati settimanali forniti dal ministero
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La benzina raggiunge nell’ultima settimana 1,954 euro al litro, il gasolio 1,855 euro, con un incremento in appena tre mesi del +8,1% per la verde e addirittura del +12,4% per il diesel – analizza Assoutenti – Rispetto a maggio un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 7,4 euro in più (+177,6 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 10,3 euro (+247,2 euro all’anno a famiglia). Ecco l’analisi dei rincari ad agosto e le previsioni di settembre e dell’autunno.
AGOSTO
Le vacanze sono state all’insegna dei rincari di prezzi e tariffe. Lo denuncia Assoutenti, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione per analizzare gli aumenti dei listini nel mese dedicato alle ferie e alle villeggiature.
I prezzi dei voli nazionali, grazie agli astuti algoritmi delle compagnie aeree, si sono impennati del +21,9% su anno, mentre i voli internazionali sono cresciuti su base mensile del +9% – spiega Assoutenti – I pacchetti vacanza sono rincarati del +17% e le tariffe di alberghi, motel, pensioni del +12,2% (+5,6% villaggi vacanze, campeggi, ostelli). Anche i biglietti dei treni sono saliti su base annua, con un incremento pari al +4,2%, mentre i traghetti in un solo mese hanno subito un rincaro “monstre” del +27,1%. Autobus e pullman +4,4% su anno.
Anche altri beni tipici dell’estate, complice il caro-benzina che da settimane imperversa in Italia, hanno subito sensibili rialzi: lo zucchero costa il 43,3% in più rispetto al 2022, l’olio d’oliva il 37,1% in più, mentre per il riso la spesa sale in media del 23,9%.
Frutta e verdura, beni che notoriamente viaggiano su gomma, hanno subito conseguenze dirette a causa dell’aumento dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa: la verdura fresca costa in media il 20,2% in più, +25,9% le patate, mentre la frutta fresca è aumentata del 9,4%. Il pesce surgelato sale del 10,6%, e non si salvano nemmeno i gelati, +15,9%.
E questa estate è stato decisamente più costoso anche dissetarsi. L’acqua minerale è rincarata del +9,1%, le bibite analcoliche del +15,7%, i succhi di frutta del +14,9%, le bevande alcoliche del +6,5%, gli aperitivi alcolici del +9,4%, la birra del +12,9%.
Trasporti e turismo: voli nazionali +21,9% pacchetti vacanza +17% traghetti +27,1% (su mese) voli internazionali +9% (su mese) treni +4,2% alberghi, motel, pensioni +12,2% villaggi vacanze, campeggi, ostelli +5,6% autobus e pullman +4,4% ristoranti, bar +5,9%
Alimentari e bevande: zucchero +43,3% olio di oliva +37,1% patate +25,9% riso +23,9% vegetali freschi +20,2% gelati +15,9% pesci e frutti di mare conservati +11,2% pesce surgelato +10,6% frutta fresca +9,4% bibite analcoliche +15,7% succhi di frutta +14,9% aperitivi alcolici +9,4% acque minerali +9,1% bevande alcoliche +6,5% birra +12,9%.
PREVISIONI DI SETTEMBRE E DELL’AUTUNNO
Peggiorano. In arrivo rincari anche per luce e gas. Solo per scuola, alimentazione, benzina, luce, mutui e locali pubblici famiglia si ritroverà a spendere 1.600 euro in più nei prossimi 4 mesi rispetto allo stesso periodo del 2022. Per l’Assoutenti il governo deve rafforzare il taglio al cuneo fiscale, allargare il paniere anti-inflazione e ridurre subito accise su carburanti
Gli italiani vanno incontro a una stangata d’autunno da complessivi 1.600 euro a famiglia. Alla luce dell’andamento di inflazione e carburanti, Assoutenti ha aggiornato le stime sulle spese che attendono le famiglie da settembre fino a fine anno, prendendo in esame bollette, alimentari, scuola, mutui, benzina e ristorazione.
Oggi i prodotti alimentari nel loro insieme costano il 10,1% in più rispetto allo scorso anno, un trend che se dovesse confermarsi anche nei prossimi mesi porterebbe la spesa per cibi e bevande di una famiglia “tipo” a salire nel periodo settembre-dicembre di ben +190 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
LA SCUOLA. A settembre riaprono le scuole, e già si preannuncia un salasso sulla spesa legata al materiale scolastico: i prodotti di cartoleria registrano un incremento attorno al +9% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. Una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo per l’intero anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni, ecc.) si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022, a cui si dovranno aggiungere i rincari per i libri di testo (la cui spesa totale a studente varia dai 300 euro della prima media ai 600 euro del liceo, compresi i dizionari). Su tale fronte gli aumenti vanno da un minimo del 4% a un massimo del 12%, con la spesa media per i testi scolastici che sale di circa 45 euro rispetto allo scorso anno, e un aggravio totale per la voce “scuola” pari a +95 euro a studente.
Più caro anche spostarsi in auto: considerati i prezzi medi mensili dei carburanti, nel periodo settembre-dicembre 2022 il prezzo della benzina si è attestato a una media di 1,679 euro al litro, mentre oggi un litro di verde costa in media 1,947 euro al litro. Se i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, la spesa per i rifornimenti, ipotizzando due pieni al mese a famiglia, salirebbe nell’ultimo quadrimestre per un totale di 107 euro a nucleo rispetto a quanto speso negli stessi 4 mesi del 2022.
Si riaccende l’allarme sulle bollette energetiche: in base alle previsioni degli analisti, le tariffe elettriche dovrebbero salire tra il +7% e il +10% nel prossimo trimestre, quelle del gas per il mese di agosto attorno al +2%. Considerando solo l’aumento della luce che interesserà il prossimo trimestre (e in attesa di conoscere l’andamento del gas nel periodo settembre-dicembre) un incremento delle tariffe del 10% equivarrebbe ad una maggiore spesa pari a +16,1 euro a famiglia solo nell’ultimo trimestre dell’anno (ottobre, novembre e dicembre).
Va peggio sul fronte dei mutui: a settembre, ottobre e dicembre sono previste le riunioni mensili della Bce nel corso delle quali, come già annunciato dalla presidente Lagarde, saranno disposti ulteriori rincari dei tassi di interesse, dopo l’ultimo aumento deciso a luglio. Oggi un mutuo a tasso variabile dell’importo medio di 125mila euro a 25 anni (la categoria di finanziamento per acquisto prima casa più diffusa in Italia) costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro. Ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni Bce, la spesa per le rate mensili del periodo settembre-dicembre risulterebbe più cara complessivamente di circa +1.170 euro rispetto al 2022.
Sarà più caro anche mangiare nei ristoranti e consumare nei bar, considerati i rincari scattati nei locali pubblici di tutta Italia: in questo comparto l’aggravio di spesa sarà di circa +28 euro a famiglia in 4 mesi.
“Gli italiani devono prepararsi ad una stangata autunnale causata dai forti incrementi di prezzi e tariffe in diversi settori – avvisa il presidente Furio Truzzi – Accogliamo con favore il paniere anti-inflazione che scatterà a ottobre, ma temiamo che la misura da sola non possa bastare a salvaguardare le tasche delle famiglie. Per questo chiediamo al governo di rafforzare subito il taglio al cuneo fiscale, allargare il paniere anti-inflazione e utilizzare gli extra-profitti sui carburanti per intervenire sulle accise su benzina e gasolio, perché anche un taglio di appena 10 centesimi di euro determinerebbe, considerata anche l’Iva, un risparmio diretto di oltre 6 euro a pieno, più di 146 euro all’anno ad automobile, e farebbe scendere i prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari, beni i cui listini salgono a ritmi superiori al 10% annuo” – conclude Truzzi.
STANGATA D’AUTUNNO (famiglia tipo con un mutuo a tasso variabile e senza paniere anti-inflazione) ALIMENTAZIONE +190 EURO SCUOLA: +95 EURO BENZINA: +107 EURO MUTUI: +1.170 EURO RISTORAZIONE: +28 EURO BOLLETTE LUCE: +16,1 EURO. Totale: 1.606 euro.